Sfigurata con l'acido dal marito che voleva lasciare. La testimonianza di Filomena Lamberti a Gragnano. La vittima del terribile gesto, domani mattina in biblioteca comunale, per presentare il suo libro. L‘associazione Centro Giovani Santa Caterina, con il patrocinio del Comune di Gragnano e dell’assessorato alle Politiche sociali e alla cultura, alle 10 il libro: "Un’altra vita”. La vita della donna è cambiata il 28 aprile 2012. Il marito non accettava che, stanca delle continue sopraffazioni e violenze, la donna avesse deciso di separarsi. Una notte le ha versato sul volto una bottiglia di acido, sfigurandola e riducendola in fin di vita.
L’uomo è stato condannato a 18 mesi, di cui solo 15 trascorsi in carcere. Oggi è un uomo libero. Spiegano i promotori dell'iniziativa: "Un'altra vita. Non è un romanzo. È il coraggio di testimoniare: La testimonianza di un'esperienza drammatica raccontata direttamente da Filomena Lamberti che vorrebbe evitare il ripetersi di tale efferata violenza. E’ nostro intento sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere attraverso un investimento non occasionale ma continuativo di risorse materiali e di energie umane; occorre promuovere una cultura del rispetto che permetta la tutela delle donne vittime di violenza e discriminazioni. Riteniamo che affrontando la tematica, attraverso la testimonianza diretta e l’intervento di specialisti, si possa educare le giovani generazioni a saper gestire le relazioni tra i sessi in maniera corretta e positiva, valorizzando i sentimenti e il rispetto pertanto abbiamo coinvolto i seguenti Istituti scolastici: L’ Istituto “E.Ferrari”, l’Istituto comprensivo “Don L.Milani” e l’Istituto partirario “S.Croce” e le seguenti associazioni: FuniculArt , FIDAPA Sezione di Gragnano, Consorzio Matrix. , Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari, Compagnia teatrale la
Trafila, l’ UNICEF e la Forza delle Donne". L'iniziativa è patrocinata dall'amministrazione Cimmino, spiega l'assessore alle Politiche sociali Simona Iozzino: “Affrontare la tematica della violenza non è mai facile, soprattutto quando la vittima è una donna, una madre che chiedeva semplicemente di essere se stessa. Non è facile nonostante quella donna oggi, dopo tante sofferenze e tanti sacrifici, sia riuscita a riprendere in mano la sua vita. La forza di Filomena è sorprendente, il coraggio di reagire e, soprattutto, di raccontare, affinché questi episodi non avvengano più, affinché quella parola o quello schiaffo possano da subito rappresentare un campanello d’allarme per tante ragazze. La violenza sulle donne non va mai perdonata, né giustificata. Bisogna lanciare messaggi forti, informare e formare, intervenire sull’educazione dei nostri bambini e delle nostre bambine e dare l’esempio. Non è accettabile che ad oggi ci siano ancora persone che confondano l’amore con il possesso.”