VENERDÌ 02 MAGGIO 2025





La storia

A Villa Arianna il giardino più bello dell'antica Roma, la scoperta durante nuovi scavi

L'annuncio degli esperti dell'Università del Maryland: "A Stabia due centri di potere"

di Redazione
A Villa Arianna il giardino più bello dell'antica Roma, la scoperta durante nuovi scavi

Villa Arianna custodisce un altro tesoro. Uno studio archeobotanico nella Villa Arianna a Castellammare, maestosa dimora della Stabia sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C, che distrusse anche Pompei ed Ercolano, ha rilevato uno dei giardini più grandi mai rinvenuti in un contesto abitativo di età romana. Un'architettura imperiale, triplici filari di palme e di platani e radici di centinaia di piantine da fiori che disegnano aiuole. Lo ha annunciato ieri sera Thomas Noble Howe, dell'Università del Maryland, coordinatore generale scientifico della Fondazione Ras, a conclusione della stagione di ricerche per Stabiae, a Castellammare di Stabia, che ha impegnato archeologi internazionali dal 15 giugno scorso a oggi.
Alla campagna di scavo hanno collaborato ricercatori del Museo Statale Ermitage, di San Pietroburgo, coordinati da Alexander Butyagin, insieme con Paolo Gardelli, archeologo Ras e ricercatore dell'università Lmu di Monaco di Baviera. Gli studiosi hanno indagato e scavato una superficie di circa 44 mq nell'ambiente 71 di Villa Arianna, opera condotta con gli studenti delle università americane e russe.
Sono stati trovati anche frammenti ceramici, porzioni di lucerne, intonaci dipinti e parti di mosaici che i russi vorrebbero portare in patria per restaurare e ricomporre su pannelli a proprie spese, per poi restituire il tutto alla Soprintendenza. Inoltre, altri elementi che lasciano presagire che, al momento dell'eruzione del 79 d.C., in quell'area della Villa Arianna erano in corso lavori di ristrutturazione.
Il prof Howe ha spiegato che è ormai orientamento del mondo archeologico di "non effettuare più ulteriori scavi, perché i reperti antichi sono tanti che non è saggio esporre le preziose tracce della storia alle intemperie. Quindi si va avanti a restauri, che spesso rivelano tante nuove cose".
"Ma - ha aggiunto Howe - le ville di Stabia, Arianna e San Marco sono le uniche sulle quali è ancora consentito effettuare scavi. Ecco perché continuiamo a venire qua. Queste due ville erano diverse dalle domus di Pompei. Infatti sono espressione dell'esistenza qui di due centri di potere. La loro imponenza è pari solo alle Ville di Baia, delle quali però non è rimasto più quasi niente". "La Ras - ha continuato l'archeologo americano - è una Fondazione internazionale che coordina gruppi internazionali, ognuno di quali ha portato e continuerà a portare contributi in termini di risorse umane, tecnologiche ed economiche. In 10 anni di lavoro sono arrivati a Stabiae circa 6 milioni di dollari, grazie al contributo di 35 enti universitari". La Russia è particolarmente interessata agli scavi di Stabiae, perché, per la prima volta, gli studiosi russi - esperti di scavi greci - operano su ville romane. Il delegato Ras, Nicola Di Lorenzo, insieme al sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Pannullo, hanno offerto la massima disponibilità agli studiosi americani e russi ai quali hanno assicurato passi in avanti nel dialogo con la Soprintendenza speciale di Pompei per il rilancio di Stabiae. 


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07-07-2017 16:54:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA