Avrebbe violato gli arresti domiciliari: imprenditore accusato di avere aggredito e mandato in ospedale il presidente della sezione Wwf Terre del Tirreno, Claudio d'Esposito, finisce in carcere. Ad eseguire l'aggravamento della misura cautelare (provvedimento emesso dal gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura) nei confronti di Salvatore Langellotto sono stati i carabinieri della compagnia di Sorrento.
L'uomo era agli arresti domiciliari dallo scorso 26 gennaio, in quanto ritenuto responsabile dell'aggressione a d'Esposito, avvenuta il 26 marzo dello scorso anno: il presidente del Wwf Terre del Tirreno sarebbe stato "responsabile" delle azioni che avrebbero impedito all'imprenditore e alla sua famiglia di realizzare 228 box sul terreno di un agrumeto.
La sostituzione della misura coercitiva si è resa necessaria dopo che i militari dell'Arma avevano accertato come Langellotto avesse violato gli arresti domiciliari, essendo stato sorpreso due volte e senza giustificato motivo nell'area cortilizia della propria abitazione, intento a trattenersi con persone estranee al nucleo familiare, con lui non conviventi, sia il 27 maggio, sia il 10 luglio scorsi. Per l'aggressione a Claudio d'Esposito, Langellotto è a giudizio presso il tribunale di Torre Annunziata, con prima udienza fissata per lunedì 22 luglio. L'imprenditore è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale.