E' da qualche giorno che circolava la voce, nuove bottiglie presentate come tester a noti ristoratori stabiesi. Ma il riserbo è ancora giustamente dominante. Ne abbiamo avuto la conferma in questi giorni, un nuovo gruppo di imprenditori stabiesi, sta puntando al rilancio della commercializzazione delle acque minerali della città di Castellammare di Stabia.
E' un progetto che riguarda sia Acetosella che Acqua della Madonna. Nuovo look per le bottiglie, con un packaging più accattivante, l'etichetta che riprende le storiche effigi. Un programma di sviluppo marketing più aggressivo. Puntare alla ristorazione locale con un formato da un litro e da 75 cl. (foto di copertina) sempre in pet e nello sviluppo commerciale reintrodurre il vetro per la ristorazione di alta qualità. L'obiettivo è inserire le nostre acque nella carta delle acque minerali dei grandi ristoranti. Contemporaneamente rinnovo anche del look della confezione da un litro e mezzo (foto nella foto gallery), con l'obiettivo di conquistare i mercati dei Paesi Arabi e del continente asiatico. La terza novità è la pssibilità di utilizzare le bottiglie come brande di aziende ed imprese locali, attraverso la personalizzazione della etichetta.
Il gruppo prevede investimenti tecnologici per abbattere i costi di produzione e investimenti strutturali per superare alcune criticità di stoccaggio che da sempre hanno rappresentato il limite allo sviluppo del prodotto made in Stabia. Della nuova compagine imprenditoriale si sa ancora poco, sono giovani imprenditori e professionisti, interessati ad investimenti nel settore turistico, che intendono partire dalla risorsa principale del territorio per contribuire al lancio della città del futuro. In un tempo in cui la crisi sociale e politica di Castellammare sembrava soffocare anche la speranza questa è una luce che si accende su un futuro migliore possibile per la comunità stabiese.
La città delle acque potrebbe dunque tornare ad essere tale e nei prossimi mesi scopriremo chi sta puntando su questo e su altri obiettivi affinchè il motto impresso sullo stemma civico "Post fata resurgo" si inveri anche questa volta.