"Se abbiamo recuperato il gap si potrà dire a fine stagione. Noi vogliamo essere competitivi con tutti, Inter, Juve e le altre. Oggi però non posso dirlo, la squadra mi piace molto a livello di qualità, carattere e
personalità. Siamo cresciuti nell'ultimo periodo".
A Carlo Ancelotti piace il suo Napoli, quello che ha battuto il Liverpool e che, con otto cambi, ha travolto il Lecce.
Il tecnico azzurro, però, sa anche che la squadra può migliorare ancora: "Fosse tutto perfetto - dice a Radio Anch'io - in questo momento della stagione, ci sarebbe da preoccuparsi. Non so dove possiamo arrivare, questa è una squadra che fa bene da tanto tempo, anche se negli anni scorsi è mancato qualcosina per arrivare al primo posto. Questo qualcosina è arrivato da un mercato oculato e ci proveremo. Riuscirci non è semplice ma possiamo provarci. Sappiamo che si può sempre fare meglio, ma rispetto alle prime due partite dove avevamo subito 7 gol siamo migliorati grazie al lavoro collettivo". Una rete subita nelle ultime tre gare mostrano un'inversione di tendenza netta, che il Napoli vuole proseguire anche contro il Cagliari, contando sulla coppia Maksimovic-Koulibaly al centro della difesa e
lasciando che Manolas recuperi.
All'orizzonte anche la sfida al Genk, con gli azzurri che mettono nel mirino di ipotecare già la qualificazione: "Per come abbiamo iniziato il girone - spiega Ancelotti - gli ottavi sono a portata di mano. Il Genk è partito male, ma in Champions serve tenere gli occhi aperti. Siamo partiti meglio dell'anno scorso e il gruppo è meno complicato, per questo contiamo di arrivare agli ottavi, ma se le squadre italiane vogliono crescere va migliorato il brand della Serie A. Prima era il campionato più venduto all'estero, ora è stato soppiantato dalla Premier. Va migliorata la qualità non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello degli stadi. Quest'anno c'è più presenza, mi auguro che si possano anche eliminare quegli episodi di razzismo. Ieri Orsato ha fatto bene a sospendere la partita. Serve seguire questa linea, anche io dico basta come Infantino. Bisogna essere più duri nell'applicazione di norme che ci sono".
E a tre settimane dalla fine del mercato, per Ancelotti è anche l'ora di parlare di chi è arrivato e di chi no: "Icardi? Abbiamo valutato tante alternative e lui era una. Poi però per arrivare in fondo alle trattative servono tante cose, la volontà di prenderlo da parte del club ma pure la volontà del giocatore di venire. James? C'era la volontà, ma ci siamo scontrati con la resistenza del Real Madrid. E ora infatti sta giocando con i Blancos. Llorente è un centravanti completo, grazie al fisico può sfruttare le qualità aeree ma è un giocatore di calcio, con qualità. E poi è arrivato a Napoli con entusiasmo, ci sta dando
una grossa mano".
Una mano che servirà anche contro il Cagliari: Ancelotti progetta un nuovo turn over, recuperando probabilmente dall'inizio Allan che oggi è tornato ad allenarsi normalmente dopo l'influenza.