Il canto di Lucio Battisti adesso è libero: la musica della genio di Poggio Bustone è ora disponibile su tutte le piattaforme digitali. Battisti è stato sempre poco incline alle luci della ribalta, alla vita mondana e, come Mina, nell'ultimo periodo della sua vita ha preferito ritirarsi dai riflettori per far ricordare i suoi dischi. Ma cosa ne avrebbe pensato del mondo "streaming"? In una società devota allo sviluppo digitale sembra inconcepibile pensare che la memoria culturale debba lasciare indietro il pioniere della musica leggera. É stata SonyMusic ha dare l'annuncio: "l'Editore Acqua Azzurra ha dato di nuovo mandato alla Siae, la società degli autori e degli editori, di raccogliere e ripartire i diritti sulle opere musicali di propria titolarità sulle piattaforme online”. Così, non a caso dal 29 settembre, come il titolo della sua canzone, sarà possibile per tutti fruire della discografia Mogol-Battisti. Il percorso è stato lungo e difficile, dal momento che Letizia Grazia Veronese, vedova Battisti e comproprietaria di Edizioni musicali Acqua Azzurra, si è sempre opposta al riutilizzo delle canzoni di Lucio. "Ci duole precisare che il repertorio discografico relativo al periodo della collaborazione di Battisti con Panella risulta ancora non disponibile" - precisa Sony Music - perché "l'Editore Aquilone non ha ancora deciso di tornare a conferire mandati per l'amministrazione delle relative opere sulle piattaforme online". La Veronese ha osteggiato il riutilizzo del marchio Battisti, anche per le associazioni o per i film. Difatti proprio lei tempo fa revocò il mandato alla Siae, società oggi presieduta proprio da Mogol, e lo affidò al figlio Luca, 48enne che vive a Londra. È stato questo il motivo che ha portato Mogol, coautore dei pezzi, in tribunale contro Edizioni musicali Acqua Azzurra. Dopo 4 anni di iter giudiziario Giuliano Rapetti ha vinto ed ha ottenuto il risarcimento più le spese legali. Il Tribunale di Milano ha condannato la scelta della signora Battisti di opporsi alla concessione dei lavori del marito, in particolare per spot pubblicitari e prodotti cinematografici. Si tratta solo del primo passo, la battaglia legale è ancora in appello. "È un giorno importante - commenta Sony - per tutti i fruitori di musica sulle piattaforme digitali, soprattutto in riferimento ai più giovani che, dalla mezzanotte di oggi, potranno finalmente ascoltare gli innumerevoli successi creati da Lucio Battisti e Mogol, il più grande binomio artistico della musica italiana di sempre!". Oggi i diritti delle canzoni di Battisti oggi sono divisi tra: Sony (che detiene il capitale, 33%), Mogol (9%), gli eredi Grazia Letizia Veronese ed il figlio (56%). Basterà un click su Spotify, Google Music, iTunes e Deezer per ascoltare tutti i lavori di Lucio.