"L'Italia sta affrontando una situazione difficile". Con questa affermazione del Presidente Della Repubblica, Sergio Mattarella, giunge a termine il terzo giorno in zona rossa.
Boscoreale è più vuota e spenta di ieri, in seguito al Decreto dell'11 Marzo, i pochi negozi che c'erano, sono quasi tutti chiusi. Stessa sorte per i bar.
Una città meno popolata, ma conosciuta adesso in tutta Italia per il video del sindaco Antonio Diplomatico, intervenuto anche a ‘La Zanzara’. Il problema non sono stati solo i termini errati di coronavirus e positività, bensì anche l’appello a seguire le comunicazioni istituzionali. Il primo cittadino è stato massacrato. Abbiamo provato a contattare il responsabile della comunicazione al Comune, ma non c’è stata risposta. Diplomatico si è giustificato parlando in serata ai boschesi, dicendo. “Il messaggio è stato pubblicato prima di essere revisionato. I miei errori sono stati commessi per la stanchezza, ma la parola sieropositività ha un significato più ampio. Qualche sciacallo politico ha pubblicato il video sui social e con i gruppi whatspp, pensando a deridermi piuttosto che a collaborare. Concludo dicendo restate a casa, limitate i contatti e lavate le mani”.
Le strade in città sono vuote, circolano poche auto e le persone hanno iniziato a comprendere l'importanza dell'uso della mascherina.
Le file fuori ai negozi alimentari sono ordinate, a tratti meno lunghe.
Ma i disagi restano, in primis per l’impossibilità di reperimento delle mascherine. Le farmacie non ne hanno, qualche esercente che le vende applica dei prezzi assurdi che vanno dai 15 euro ai 30euro. Si specula anche su un bene, che in questo momento salvaguarda la salute dei cittadini costretti ad uscire di casa. Costretti, si badi bene.
Ma è la solidarietà che può salvare i cittadini. Come quella di chi stamattina, uscito per fare la spesa, si ritrova in presenza di un anziano privo di mascherina e promette di portargliela a casa, lasciandogliela nella cassetta della posta. E’ di quelle usa e getta, ma in mancanza di meglio va bene anche quella.
Il buon senso anche nel negozio di alimentari Sisa, dove i proprietari hanno deciso di tutelare se stessi ed i propri clienti con la sanificazione degli ambienti. Naturalmente una sanificazione fatta a proprie spese, visto che come ha detto la titolare "non ci aspettiamo nulla dal Comune". Ed è la stessa a dire che ha deciso di stare lontana dalle sue bambine, per 15 giorni semplicemente perché ha il dovere di aiutare i clienti in questo momento di disagio, ma nello stesso tempo è mamma e vuole tutelare la salute delle figlie.
Al supermercato Miccio di via Della Rocca le offerte proseguiranno. Parte il nuovo volantino. Tutti i dipendenti hanno la mascherina, all’esterno ci sono i vigilantes e gli incivili sono coloro che in una città deserta parcheggiano sui marciapiedi.
La solidarietà viaggia anche in rete. Grazie allo shop online il negozio di videogiochi e piccola elettronica Scrath music, di Francesco Orlando, oggi ha accontentato chi essendo impossibilitato perché in zona rossa già da tempo, aveva bisogno di caricabatterie per i suoi cellulari. Ha consegnato a domicilio i dispositivi con tutte le cautele del caso.
La città prova a reagire, però manca la presenza dell'amministrazione. Di notizie di volontariato del Coc non se ne hanno.
Ancora oggi a gran voce si è chiesta la disinfestazione della città. Il silenzio delle istituzioni risulta assordante quasi quanto quello dovuto alle città deserte. In giro Carabinieri e vigili urbani. Da domani chiuse le ville comunali, qualcuno dovrà controllare le persone che anche stamattina, come è stato denunciato sui social, sedevano in Piazza Vargas.