<>. È così che Eilis Lacey, una giovane irlandese emigrata a Brooklyn negli anni ’50, in una lettera alla sorella, esprime tutto il dolore iniziale per il distacco dal suo paese natio, da cui è fuggita come tanti altri connazionali alla ricerca di un futuro migliore.

Nella valigia pochi abiti e tanta speranza, quella di trovare la sua strada ed andare via da quel piccolo paese che tanto le stava stretto, dove tutti gli uomini erano uguali, stessa blusa blu e brillantina nei capelli, spinta proprio dalla sorella che si augura per lei una vita diversa.

All’inizio tutto le sembra più grande, troppa nostalgia di casa, si sente sola anche tra le coinquiline del convitto in cui vive, un lavoro appena iniziato che però non riesce a gestire al meglio, fino a quando non entra in gioco Tony, un idraulico italoamericano che la farà sorridere di nuovo e la aiuterà a guardare con occhi diversi questa nuova realtà.

La morte della cara sorella la costringe però a ritornare in patria e dovrà fare i conti con ciò che il destino le riserva, trovandosi costretta a scegliere tra la vecchia vita e la nuova.

L’attrice protagonista Saoirse Ronan, candidata all’Oscar 2016 come miglior attrice protagonista, seppur non ha portato a casa la dorata statuetta, ha espresso egregiamente tutta l’eleganza e la compostezza di questa giovane donna che silenziosamente ha saputo soffrire per una vita più dignitosa, in quella America degli anni ’50 vista come una gloriosa promessa.  Il regista, John Crowley, ha portato sul grande schermo il melodramma di persone semplici e delle loro ambizioni con semplicità e delicatezza, senza stravolgere l’omonimo romanzo di Colm Tóibín a cui è ispirato il film.

Dal 17 Marzo nelle sale italiane.