Una paziente muore a 67 anni dopo una caduta che le provoca un'embolia non diagnosticata dai medici. Asl Napoli 3 sud condannata dal Tribunale di Torre Annunziata a pagare un risarcimento di 1 milione di euro alla sua famiglia. I fatti risalgono al 9 luglio del 2018, la sentenza è di pochi giorni fa. La donna fu trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase dopo una caduta avvenuta mentre si faceva la doccia. Arrivata al pronto soccorso, prima le fu prescritta una cura per lesioni alla spalla e alla caviglia e poi fu dimessa il giorno stesso. E sarebbe stato proprio questo passaggio a determinare la morte della donna. Secondo la tesi dell'avvocato della famiglia, Michele Francesco Sorrentino, confermata dalla sentenza del Tribunale torrese, non fu prescritta alla paziente l'epinefrina, il farmaco per prevenire lo sviluppo di un embolo che le avrebbe salvata la vita.
Dopo le dimissioni dall'ospedale la 67enne continuò ad avvertire un malessere generale. Fu trasportata all’ospedale Loreto Mare, ma era già troppo tardi. Fatale proprio l'embolo causato dalla caduta, complicazione sottovalutata dai sanitari del presidio boschese.