Corre il minuto 64′ quando all’Inter in quel momento in vantaggio di due reti viene concesso un calcio di rigore.
Lukaku prende il pallone e si porta sul dischetto. E’ in quel preciso momento accade quello che non ti aspetti, specialmente se sei alla Scala del calcio.
Sono i 60 mila di San Siro a chiedere a gran voce che sia Sebastiano Esposito diciotto anni ancora da compiere a battere quel calcio di rigore.
Lukaku capisce il momento, è lascia da campione qual’è il pallone al giovane talento di Castellammare di Stabia, insieme alla responsabilità del tiro e quella di mettere in ghiacciaia il risultato.
Il ragazzo dalla faccia pulita mette da parte l’emozione del momento e con la freddezza di un veterano batte Radu con un tiro imparabile. Esulta Esposito, esulta la sua famiglia sugli spalti, nel post partita Sebastiano con le lacrime agli occhi e la felecità nel cuore dedicherà la sua prima rete in serie A alla mamma, esultano i 60 mila di San Siro che si lasciano andare al una vera e propria ovazione verso quello che per loro sarà il nuovo idolo dei prossimi anni.
Sulla partita poco da dire, troppa la differenza fra le due squadre, se non che Preziosi lasciando in anticipo San Siro ha fatto intendere che anche Thiago Motta è al capolinea, con Lopez pronto e diventare a stretto giro il tero allenatore dei grifoni genoani sempre più in caduta libera e che vede lo spauracchio della serie B dietro l’angolo.