Ripresa a tutto ritmo la preparazione in vista dei due math che segnaranno lo spartiacque degli azzurri in questa stagione, dovendo gli uomini di Spalletti affrontare prima l'Inter sabato 12 febbraio in campionato al Maradona, e poi il Barcellona al Camp Nou per l'andata degli spareggi per la fase a eliminazione diretta di UEFA Europa League giovedì 17 febbraio.
Una doppietta in cui conterà molto la rotazione degli uomini a dispozione, e qui per fortuna il Napoli recupera dalla Coppa d'Africa sia Koulibaly fresco vincitore con il suo Senegal del torneo che Angiussa giunto terzo con il Camerun ed eliminato solo ai rigori dall'Egitto.
A Venezia il Napoli ha dimostrato di non far calare la concentrazione, sabato avrà modo di mostrarla fino in fondo per prendersi la vendetta del 3-2 subito a Milano, visto che la vittoria azzurra riaprirebbe di fatto i giochi scudetto.
Per farlo servono i gol pesanti dei suoi attaccanti con Osimhen che rietrato a Venezia dal primo minuto si è sbloccato proprio in laguna. Il nigeriano ha rabbia in campo ma anche buoni rapporti con tutti i compagni di squadra, lo ha dimostrato anche Mertens, punta con 11 anni in più, che con il Venezia lo ha avvicinato per dargli consigli in campo che lui si è preso.
Dries da parte sua vuole giocarsi invece la riconferma per il prossimo anno e farà di tutto per rimanere a Napoii a suon di goal, così mister Spalletti che ama il suo tocco davanti alla porta e il suo tenere compatto il Napoli in attacco sta provando a farlo giocare a destra come ala insieme con Insigne e Zielinski alle spalle di Osimhen, utilizzando la capacità del belga di muoversi in ogni lato dell'attacco.
Fermo ancora ai box il messicano Lozano che è tornato a Napoli ma sta facendo le nuove visite per valutare fino in fondo la lussazione alla spalla, così da capire fino in fondo se operabile o meno, in modo da valutare i suoi tempi di rientro ad oggi variabili fra uno-due mesi.
Intanto tornano in campo domani a Castel Volturno anche Anguissa e Koulibaly, con il difensore pronto a giocare, il centrocampista che sembra destinato alla panchina per guardare come riprendersi il posto ormai nella tasca di Lobotka, cervello del centrocampo azzurro insieme con Fabian Ruiz.