"Chi mi conosce sa quanto amo lo Stabia, quando sono andato in ritiro a Rivisondoli a seguire la squadra da tifoso qualche anno fa, delle partite viste in Curva oppure di quando aiutavo il mio amico Catello di Maio nel botteghino a fare gli abbonamenti in modo del tutto volontario e mai per altri fini se non amore per i colori gialloblu.
Cosi Francesco Pio Esposito, bomber dello Spezia, dopo le critiche mosse da alcuni tifosi della Juve Stabia, che lo hanno accusato di aver messo troppa foga nell'esultanza al gol ed in campo, contro la squadra della sua città, di cui si è dichiarato sempre tifoso.
Non va confuso il professionista con il tifoso, questo il sunto del post social dell'attaccante, che oltretutto ha fallito anche il calcio del rigore che poteva valere il 2-1 dei liguri a venti minuti dal termine.
"Ho letto da qualcuno che sono stato irriconoscente - continua Esposito - perché ho provato in tutti i modi a vincere la partita e ho esultato ad un goal di un mio compagno di squadra. Vi assicuro che é impossibile non dare il massimo in una partita di serie B sia per il rispetto di se stessi e sia per il rispetto della maglia che metti addosso, sono un calciatore professionista e in campo mi comporto da tale e faró sempre cosi. Mi dispiace molto che c'é gente che non sa distinguere calciatore e tifoso. Sono due cose molto diverse peró posso anche pensare che da esterni é difficile capire la mia situazione. lo saró Sempre Pio quel bambino che da piccolo sapeva tutti i cori a memoria e aspettava solo la domenica per vedere lo Stabia ma allo stesso tempo daró sempre il massimo del mio impegno per le squadre in cui giocherò"