"Inevitale tornare in zona arancione e se non stiamo attenti in zona rossa. Significa chiedere nuovi sacrifici a bar e ristoranti. Un vero calvario". Lo dà per scontato de Luca nella sua diretta di oggi. Si muove sulla falsariga di quanto ha già detto più volte.
Il governatore ritorna sul passato: "Ribadiamo che le scelte nazionali sono state diverse da quelle che avremmo fatte in Campania. La logica delle mezze misure continuerà a produrre incertezze e a mettere a dura prova il sistema nervoso degli italiani. In zona gialla grande rilassamento. I controlli sono diventati inesistenti. Non cè più una pattuglia impegnata nei controlli. Di sera in Campania non si vede nessuno e così i contagi tornano a salire e si ritorna in una situazione difficile".
Resta il tasto dolente dei vaccini: "Mentre vi parlo i direttore sanitari non sanno quanti vaccini avranno a marzo. Avremmo dovuto dotarci della capacità di produrre noi i vaccini in Italia. Siamo in attesa di quello che decidono le case farmaceutiche. Sono 285 mila le dosi somministrate, a fine febbraio termineremo gli operatori sanitari e gli ultra ottantenni. Siamo a 15 mila. Ad oggi in Campania le persone vaccinate sono solo 105 mila. La prima settimana di aprile 500 mila vaccinati per completare fase uno. Il pericolo grave è l'emergere nuove varianti anche non coperte dai vaccini".