Dimezzata la sua condanna. Il narcos che da Castellammare ha scalato le vette del crimine internazionale, guadagnando l'iscrizione nella lista dei più importanti latitanti ricercati in ogni parte del mondo, protagonista di un errore. Per lo stabiese Raffaele Imperiale i 18 anni di reclusione diventano otto e quattro mesi. Uno sconto per l'uomo che fece ritrovare i due Van Gogh nascosti nella cucina dei genitori alla periferia di Castellammare, risultato di un errore di calcolo. Rubati dal museo di Amsterdam sono ritornati al loro posto tre anni fa. E per questa ragione la sentenza va abbattuta. Dieci anni in meno rispetto al primo grado, secondo quanto si legge nelle motivazioni, alla luce di un semplice calcolo come racconta oggi il Mattino. Il gup e la Corte hanno sbagliato a fare i conti, riconoscendo poi l'errore in fase di scrittura delle motivazioni. La pena che in primo grado fu comminata al ‘re’ dei narcos Raffaele Imperiale, l’uomo che ha fatto la fortuna degli Amato-Pagano con la droga di alta qualità a prezzi più che competitivi. A Raffaele Imperiale vennero concesse le attenuanti generiche e quelle previste per chi, come lui, ha consegnato nella Direzione distrettuale antimafia alcuni beni provento di soldi sporchi, ma al momento di fare i conti il gip dimenticò di far pesare quelle attenuanti sul calcolo finale della pena. Alla fine di settembre del 2016 Raffaele Imperiale, dato dagli investigatori nella ricca Dubai a fare affari e soldi negli Emirati Arabi, consentì alla Finanza e alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli di sequestrare due capolavori di Vang Ghogh, quelli trafugati con un clamoroso colpo nel museo di Amsterdam nel 2002: “La spiaggia di Scheveningenâ€, del 1882, e “L’uscita dalla chiesa protestante di Nuenenâ€, del 1884, erano nascosti da anni nell’abitazione stabiese dei genitori del narcos. Ora incassa il risultato, anche se da lontano dove continua a godersi le sue ricchezze da latitante.
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