Folla nel piazzale della scuola. Silenzio e lacrime tra le cinquecento persone riunite per salutare Alessia Piccirillo, la ragazza di 19 anni morta in un incidente in moto con il suo fidanzato Simeon Dimitrov. "Non so come si supera, non si supererà mai. Dobbiamo solo ricordare la sua allegria e la sua amicizia nelle braccia del paradiso", dice ai genitori padre Modestino. A celebrare i funerali il pastore Giuseppe Scarallo, che cura la comunità evangelica Emmanuel della quale la famiglia Piccirillo fa parte. Al fianco della mamma e papà della studentessa i genitori di Simeon, i cui funerali si sono svolti ieri pomeriggio in cattedrale. Morta all'ospedale del Mare martedì scorso, gli organi di Alessia sono stati donati per salvare altre vite.

Come ieri per il giovane atleta di canottaggio i compagni di classe della quinta C dell'istituto Sturzo le hanno scritto una lettera. "Difficile trovare parole giuste. La tua delicatezza una qualità rara. Questo dolore solo col tempo e la fede potrà essere alleviato. Resterai sempre per noi una ragazza curiosa, pronta a darti il cuore senza chiedere nulla in cambio", dice una delle studentesse che era in classe con Simeon e Alessia, seduti in banchi vicini, uno dietro l'altro. Gli amici indossano magliette bianche con la scritta "Alessia vive" e sono in fila davanti alla bara. Presente anche il sindaco Luigi Vicinanza che è stato ringraziato per avere contribuito all'organizzazione del funerale nel cortile del plesso scolastico del quartiere dove Alessia viveva con la famiglia. Al termine della lettera in tanti piangono. E il silenzio viene interrotto da un lungo applauso.