Nessun rispetto delle norme anti contagio e controlli nella striscia di mare stabiese "fai da te". Spiaggia vietata sulla carta, affollata sempre di più con l'aumento delle temperature in queste estate dopo l'epidemia Covid. Tante le famiglie che, con ombrelloni e sedie a sdraio, scelgono il tratto di mare vietato alla periferia di Castellammare. Il lungo arenile, dalla fine del lungomare a Foce Sarno, è preso d'assalto dai bagnanti da anni. A dispetto dei divieti imposti dall'Arpac per il mare ancora inquinato, e quindi non balneabile, e del rischio che nella sabbia, non bonificata, ci possano essere materiali dannosi retaggio di quando la zona ospitava fabbriche sul mare. Una situazione che non è cambiata quest'anno. Mentre per le spiagge libere di Pozzano è stato pubblicato un bando, come previsto dalle norme nazionali anche se in forte ritardo, la spiaggia dall'altra parte della città essendo vietata in quanto il mare non è balneabile, è scomparsa dalla mappa dei controlli. Così mentre chi sceglie gli stabilimenti balneari si affanna per prenotare e rispettare le nuove regole, chi trasgredisce dall'altro lato della città vive un'altra estate, come se l'epidemia non fosse mai arrivata.
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