DOMENICA 04 MAGGIO 2025





Il caso

Castellammare, il caso di pacchi spesa i parroci ai politici: 'Giù le mani dalla carità'

In un messaggio il consigliere Sica: 'Rivolgetevi a me se non ve lo danno'

di Mariella Parmendola
Castellammare, il caso di pacchi spesa i parroci ai politici: 'Giù le mani dalla carità'

I parroci di Castellammare, in prima linea per aiutare le famiglie in difficoltà, non si sono mai fermati dal primo giorno di crisi. Distribuzione di pacchi, raccolta fondi e aiuti per pagare le bollette. A due mesi da questo incessante lavoro chiedono ai politici di mantenersi distanti da chi opera nei quartieri del centro e della periferia. In un documento comune scrivono: "Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo senza che ciò ci venga chiesto da alcuno, esponente politico, rappresentante istituzionale o altro perché ciò che ci sta a cuore è l’UOMO e la sua DIGNITA’". Usano toni fermi in risposta di un messaggio rimbalzato prima tra i fedeli e poi fino ai preti. Il testo porta la firma del consigliere comunale di maggioranza Ernesto Sica. L'esponente di Fratelli d'Italia riferendosi ai ritardi del comune nei confronti dei buoni spesa scriveva: "Fino al termine della distribuzione dei buoni non ripartirà la diretta consegna di pacchi alimentari del comune. Si tratta ancora di pochi giorni e ripartiremo. Nel frattempo mi sono preoccupato delle diverse persone che ancora non hanno ricevuto il buono spesa ed hanno forte bisogno di un supporto alimentare. Confrontandomi con l'assessore Antonella Esposito abbiamo trovato una soluzione momentanea per chi ha ingenti esigenze alimentari: e' possibile rivolgersi alla parrocchia del proprio quartiere a nome del comune per avere un aiuto alimentare. Se una volta rivoltosi alla parrocchia del quartiere non si è riusciti ad ottenere nulla vi invito a contattarmi in modo tale che cercherò di raggiungere personalmente la parrocchia per cercare di risolvere, qualora non riuscissi con la parrocchia cercherò un modo personale per aiutare". Una raccomandazione di un politico per ottenere aiuto per mangiare è un messaggio che la Chiesa di Castellammare ha voluto con forza rispedire al mittente. A sollevare ieri il caso il consigliere di opposizione Andrea di Martino che aveva definito "vergognoso lo sciacallaggio su chi ha bisogno". I sacerdoti non entrano nello scontro politico ma sottolineano: "L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo è anche emergenza e economica e sociale. Sappiamo e abbiamo ogni giorno prova che nella nostra città ci sono migliaia di persone e centinaia di famiglie in difficoltà. Già in passato le Parrocchie di Castellammare offrivano aiuto e sostegno a persone bisognose. Nel periodo dell’emergenza abbiamo continuato, potenziando tantissimo i nostri sforzi, offrendo sostegno economico, generi alimentari ed aiuti di ogni tipo a coloro che bussavano alle porte delle nostre Chiese. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo perché accogliere il Prossimo fa parte della nostra identità e della nostra missione. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, sostenendo materialmente e accompagnando umanamente chi ci chiede aiuto, coloro che si trovano in situazioni di disagio, coloro che hanno bisogno di sostegno, che sia un pacco di generi alimentari, un conforto o qualsiasi altra cosa. L’abbiamo fatto e continueremo a farlo grazie alla abnegazione di tanti volontari che anche in questo periodo di emergenza, con le dovute precauzioni, hanno continuato ad operare e alla generosità dei tanti cittadini, laici e cattolici, che attraverso le parrocchie hanno fatto arrivare ai più bisognosi il loro aiuto. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo senza che ciò ci venga chiesto da alcuno, esponente politico, rappresentante istituzionale o altro perché ciò che ci sta a cuore è l’uomo".
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29-04-2020 15:29:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA