È stato il Liceo Scientifico “Francesco Severi” di Castellammare di Stabia ad aggiudicarsi il secondo premio, ex aequo, nell’VIII edizione del progetto nazionale “Legalità e Merito”, promosso dalla Luiss Guido Carli e ispirato dalla professoressa Paola Severino. Il progetto, realizzato in collaborazione con i Ministeri della Giustizia, dell’Istruzione e dell’Università, il CSM, la Direzione Nazionale Antimafia, l’ANAC, l’Arma dei Carabinieri e la Fondazione Severino, ha coinvolto quest’anno oltre 200 studenti provenienti da scuole, istituti penali minorili e comunità educative di tutta Italia.
Il Liceo stabiese ha ottenuto il riconoscimento a pari merito con il cortometraggio “Lo stesso sole, una diversa ombra”, classificandosi assieme agli altri due vincitori: il brano rap “(This)Onore” dell’Istituto Penale Minorile di Catanzaro e il corto “Oltre il silenzio… Testimoni di coraggio!” dell’IIS “Falcone” di Palazzolo sull’Oglio. Il lavoro degli studenti stabiesi ha messo a confronto due storie adolescenziali vissute in contesti opposti, tra guerra e pace, offrendo una riflessione profonda sulle disuguaglianze e la resilienza. Un parallelo tra la vita a Castellammare e quella in Palestina messo in evidenza dal corto firmato da Salvatore Vozza, Annalisa Esposito, Emiddia Somma, Maria Finetti, Giada Amodio,
Arianna Ventrella, Flavia Mercurio e Claudia Cascone, seguiti nell'intero percorso dalla professoressa Elena Cascone.
Il progetto “Legalità e Merito” si propone di promuovere valori come il rispetto delle regole, la giustizia e la dignità attraverso linguaggi espressivi vicini ai giovani: musica, video, arte e narrazione. Tra i temi affrontati, la criminalità organizzata, la violenza di genere, le disuguaglianze sociali e i reati digitali.
L’iniziativa ha visto il coinvolgimento di 187 studenti Luiss come “Ambasciatori di Legalità”, e di 27 istituti sparsi su tutto il territorio nazionale. La cerimonia finale, svoltasi nella prestigiosa Aula Magna del Campus Luiss, ha visto la partecipazione dei vertici accademici, delle istituzioni e di esponenti del mondo aziendale, tra cui Enel, che finanzia borse di studio per i partecipanti meritevoli.
Come sottolineato dalla preside del “Severi Elena Cavaliere, il progetto dimostra che è possibile “generare fiducia e speranza” anche nei contesti più fragili, contribuendo concretamente a un’educazione civica e morale radicata nella realtà.