VENERDÌ 09 MAGGIO 2025





Il fatto

Castellammare, il supernarcos Imperiale importava 400 chili di cocaina a viaggio

Lo stabiese in attesa di essere estradato da Dubai

di Redazione
Castellammare, il supernarcos Imperiale importava 400 chili di cocaina a viaggio

Mentre si aspetta il suo ritorno da Dubai emergono altri risvolti sulla storia criminale di Raffaele Imperiale. Il capo stabiese di una organizzazione, che era in grado di fare arrivare a Napoli fino a 400 chili di cocaina, si vedeva con i boss della camorra in un ristorante di Barcellona. Il duo formato dal narcos di Castellammare e da Mario Cerrone, i trafficanti di droga destinatari di una misura cautelare in carcere emessa da gip di Napoli su richiesta della Procura partenopea, erano capaci di far consegnare al clan Amato Pagano, i cosiddetti "scissionisti" del clan napoletano dei Di Lauro, anche carichi di 200-300 chili di cocaina, talvolta anche di 400. A informare gli inquirenti circa la capacità di Imperiale, in stato di arresto a Dubai dall'inizio dello scorso agosto e destinatario di una richiesta di estradizione, di esportare ingenti quantità di sostanza stupefacente per la più grande piazza di spaccio d'Europa, Secondigliano, è un collaboratore di giustizia, Biagio Esposito. Imperiale, spiega Esposito, "veniva indicato ... da Amato Raffaele e Pagano Cesare, i due vertici dell'omonimo clan, quale fornitore di carichi tra l'Europa e l'Italia di 200-300 chili a macchina che 'il parente', così veniva soprannominato Imperiale in clan degli 'scissionisti', acquistava sia in Spagna e, per due volte all'anno, anche in Sud America...". Esposito riferisce di avere appreso queste informazioni in prima persona perché presente ai summit che Imperiale teneva con i boss nei covi del clan, anche all'estero. Incontri avvenivano anche in un ristorante di Barcellona che, riferisce il "pentito", poi venne acquistato dal boss Cesare Pagano. In quell'occasione gli Amato Pagano, riferisce ancora Esposito, chiesero ad Imperiale e a Cerrone le armi per la "guerra di camorra" con il clan Di Lauro: "... sia Amato Raffaele che Pagano Cesare fecero un ordinativo di armi specificando che dovevano essere kalashnikov, 9x21 (pistola semiautomatiche, ndr), 38, ossia pistole a tamburo e relative munizioni. O' parente si disse assolutamente in grado di fornirgli le armi per la guerra". Va ricordato che le faide che hanno visto contrapposti il clan Di Lauro e gli "scissionisti", anche detti "gli spagnoli" per via delle loro basi operative in Spagna, hanno causato decine e decine di morti. Secondo Esposito le armi che Imperiale acquistava in Olanda sarebbero servite al clan almeno tra 2004 e il 2007, e forse anche oltre. Esposito riferisce anche di un agguato con un bazooka che gli scissionisti avevano in mente di mettere in atto: un uomo degli Amato Pagano, dice il collaboratore di giustizia, "... andò da Lelluccio o' parente in Olanda, per addestrarsi ad usare il bazooka... per preparare un agguato nei confronti di tutti i maschi della famiglia Di Lauro nel Capodanno del 2003, quando Paolo Di Lauro (il capoclan, soprannominato 'Ciruzzo o' milionario' si riuniva con tutti i figli...". L'agguato, però, non fu mai messo in atto.
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06-10-2021 20:29:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA