L'ex consigliere di Fratelli d'Italia tra i relatori di un convegno sulle foibe nell'aula Magna del liceo Plinio Seniore. Sulla presenza di Ernesto Sica a scuola giovedì mattina come avvocato esperto di diritto internazionale si è già espresso l'Anpi e il suo presidente Peppe di Massa. In giornata intervengono anche i giovani del Pd.
Si legge in una nota: "La memoria storica è uno dei tasselli su cui si fonda la nostra democrazia. Sulla memoria storica dell’antifascismo, che rappresenta la fonte di legittimazione della nostra vita associata e delle nostre istituzioni, noi Giovani Democratici poniamo le basi della nostra quotidiana militanza politica. Per questo motivo ci opporremo sempre a qualsiasi tipo di strumentalizzazione o manipolazione della memoria storica, soprattutto in luoghi sensibili come le scuole, dove, invece, la conoscenza della storia dovrebbe essere insegnata in tutta la sua complessità e profondità.
Consideriamo, quindi, fortemente inopportuno e spiacevole ciò che è avvenuto al Liceo classico “Plinio Seniore” della nostra città nei giorni scorsi. La presenza, ad un convegno sulle foibe, dell'ex consigliere comunale Ernesto Sica, che già in passato si è reso protagonista di dichiarazioni infelici e di atteggiamenti politici che noi reputiamo lontanissimi da ciò che un cittadino al servizio di tutta la comunità dovrebbe avere, rappresenta un fatto molto problematico, se non addirittura imperdonabile per la dirigenza scolastica. Il consigliere uscente non ha alcun tipo di qualifica storica per poter parlare agli studenti di un argomento così sensibile, né ricopre allo stato attuale ruoli istituzionali che ne giustifichino la presenza. Tutto questo è aggravato dalla tempistica con cui avviene questo fatto, che, non troppo maliziosamente, potremmo considerare come uno dei primi test di campagna elettorale del consigliere uscente e dalla difficoltà avute da altre associazioni come la stessa ANPI nell'avere contatti con le parti centrali di una comunità scolastica come studenti e docenti all'interno dell'istituzione scuola.
Prendiamo atto delle risposte che la dirigente scolastica ha fornito al presidente dell’Anpi Giuseppe Di Massa, ma il fatto che lei non conoscesse di persona Sica, né che ad affiancarlo ci fossero degli esperti, non vale assolutamente a giustificare ciò che è accaduto, del tutto fuori luogo e, soprattutto, inutile, se non nocivo e fuorviante, per gli studenti. Anzi ciò dimostra una certa negligenza, in quanto un dirigente scolastico dovrebbe quantomeno informarsi sulle personalità esterne che invita nell'istituzione che presiede e che entrano in contatto con gli studenti nei confronti dei quali ha responsabilità.
Lo ripetiamo: la memoria storica è uno dei tasselli fondamentali della nostra democrazia. I giovani studenti sono i protagonisti della creazione quotidiana della nostra consapevolezza civica del passato, parte integrante della partecipazione politica democratica. Ciò, tra le altre cose, implica un approccio alla storia responsabile, ponderato e lontano da ogni tipo di strumentalizzazione, incluse quelle dei politicanti-condor che non perdono occasione, non mancano appuntamento per distorcere fatti ed eventi al fine di tentare di orientare politicamente, a proprio vantaggio, perfino un pubblico come quello degli studenti".