Sparatoria, scooter in fiamme e manette. Lite violenta a Castellammare di Stabia per motivi di viabilità. Arrestati in due dopo oltre due anni, ma è caccia al complice. In base all'attività di indagine condotta dalla polizia stabiese, e coordinata dalla Procura di Torre Annunziata, tre persone all'interno di un appartamento avrebbero sparato contro alcuni passanti in strada al culmine di una grave lite. Gli uomini all'esterno, per vendicarsi del raid armato, avrebbero poi incendiato uno degli scooter appartenenti al gruppo avversario. Un litigio violento, che ha portato all'arresto di due persone, per cui sono scattati i domiciliari.
Stamattina in esecuzione di un'ordinanza applicativa della custodia cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Castellammare di Stabia hanno arrestato due persone, mentre un terzo risulta allo stato irreperibile. Due degli indagati, tra i quali il ricercato, sono gravemente indiziati dei reati di furto aggravato e danneggiamento a seguito dell'incendio di un motoveicolo mentre il più giovane degli arrestati è gravemente indiziato dei reati di detenzione illegale di arma da fuoco e accensioni ed esplosioni pericolose, commessi a Castellammare di Stabia il 9 marzo 2023.
Le indagini, coordinate dalla Procura e portate avanti dalla polizia di Castellammare, sono partite dalla segnalazione arrivata alla centrale operativa della Questura di Napoli relativa all'esplosione di colpi di arma da fuoco verso un'abitazione privata stabiese. Intervenuti immediatamente, gli agenti rinvenivano, in strada, alcune munizioni di arma da fuoco esplose mentre non rilevavano alcuna traccia di proiettili sul perimetro dell'abitazione in questione. Inoltre, erano chiare ed evidenti le tracce di colpi di arma da fuoco dalle quali era ipotizzabile che i colpi fossero stati esplosi dall'interno dell'abitazione verso la strada. Pertanto, oltre ad interrogare i proprietari di casa, si effettuavano sia il prelievo del residuo dello sparo dalle loro mani (Stube) che la perquisizione dell'appartamento.
Entrambe le attività consentivano di acquisire elementi indiziari di particolare rilevanza nei confronti di uno degli arrestati. La successiva analisi delle immagini, acquisite sulla scena del crimine, consentiva di ricostruire la vicenda. I tre nell'abitazione avrebbero avuto un cruento contrasto con tre uomini, tra i quali due dei destinatari dell'ordinanza cautelare. La frizione, insorta per motivi di viabilità, era degenerata, dapprima, con gli spari che gli occupanti dell'abitazione avevano esploso nei confronti di coloro che erano all'esterno, in strada, e successivamente con l'azione ritorsiva posta in essere da questi ultimi, i quali avevano forzato e portato via dalla strada il motoveicolo in uso ad uno degli autori del raid armato e, verosimilmente, incendiato lo stesso veicolo a pochi minuti ed a poca distanza dal luogo ove si stavano consumando i fatti. Per i due uomini sono scattati gli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, mentre il terzo è attivamente ricercato.