DOMENICA 11 MAGGIO 2025





La storia

Castellammare, lutto per la scomparsa della scrittrice Marcella Continanza

La giornalista, di origini stabiesi, viveva in Germania

di Pierluigi Fiorenza
Castellammare, lutto per la scomparsa della scrittrice Marcella Continanza

Una donna tenace che non si arrendeva di fronte alle difficoltà. Marcella Continanza, giornalista e scrittrice d’origine stabiese, è scomparsa oggi pomeriggio a Francoforte dove risiedeva da tempo col fratello Francesco. Lì aveva ideato il Festival della poesia e diretto il giornale “Clic” dedicato alle donne italiane residenti in Germania. Coraggiosa e testarda ma soprattutto fuori da ogni logica di potere, Marcella preferì la strada dell'esilio al vassallaggio politico per non rinunciare alla sua indipendenza. E così quando nel 1985 Berlusconi acquistò "Vietato Fumare", rivista da lei diretta dedicata al cinema, e lo trasformò in Ciak preferì trasferirsi a Francoforte. In Germania si è occupata di Cultura ed Economia per il "Corriere d'Italia", giornale redatto dai nostri connazionali, e i suoi articoli le hanno dato un'enorme popolarità. Dal 1989 è stata la promotrice della "Mostra del libro italiano per ragazzi", il cui obiettivo era quello di far riscoprire le radici culturali ai figli dei nostri emigranti. Nel 1991 organizzò la rassegna "Donne e poesie" in cui erano le stesse autrici italiane, provenienti da varie città tedesche, a leggere i loro componimenti e a commentarli. Nel 1992 ha pubblicato "Cartolina da Francoforte", un'insolita guida turistica della città tedesca in cui grande spazio è dato all'apparato iconografico, alle leggende metropolitane, ai monumenti e alla loro storia. Tra le opere di narrativa si segnalano "Le oblique magie" e "Il giorno pellegrino", in cui racconta l'esperienza di una giornalista con le sue ansie e gioie all'interno di un quotidiano, le antologie "Venezia come" e "Immagini d'Italia". Tra le raccolte poetiche un posto a parte meritano “Piume d'Angeli”, “Rosas nocturnas”, “Passo a due voci” e “Solo le muse cantano”. Una volta le chiesi quale fosse stato il traguardo più importante della sua vita. Mi rispose così: “Sicuramente amare ed essere d’aiuto agli altri. Quello che ho fatto finora non è stato altro che la realizzazione di un sogno di quando ero ragazza. Infatti fin da piccola avevo la passione della scrittura ma il mio sogno era quello di diventare giornalista. I motivi di questa mia passione sono diversi. Uno è ideologico, cioè volevo battermi contro le ingiustizie, e l’altro era esplorativo, ossia volevo conoscere il mondo e diventarne testimone. Da una prima fase narrativa, condizionata da un impegno sociale, a una seconda fase saggistica, sono passata alla terza: quella della poesia, che riprende un discorso adolescenziale ma con una ricerca linguistica”.


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30-04-2020 15:07:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA