Una trentina di persone. Organizzatori, politici e attorno il vuoto. Scortati da un numero imponente di forze dell'ordine si sono ritrovati soli nel quartiere Savorito i promotori di una manifestazione contro la camorra a Castellammare. Appuntamento, questa mattina, alle nove per un'iniziativa promossa da Nino Di Maio e un gruppo di associazioni. Nessuna adesione da parte degli studenti e nessun cittadino. "Ci vuole la consapevolezza che alcuni quartieri di questa città non sono controllati dallo Stato" spiega Di Maio a nome delle associazioni che hanno promosso l'iniziativa. Tra i partecipanti anche il sindaco, Gaetano Cimmino: "Non è un problema di quantità" minimizza sorridente. Rilancia, invece, Tonino Scala. Il capogruppo consiliare propone una manifestazione per il 21 marzo, giornata della legalità: "Dobbiamo lavorare per sensibilizzare di più gli stabiesi, abbiamo molto lavoro da fare". La manifestazione "silenziosa" è nata dopo il falò della vergogna utilizzato da cinque uomini, ancora non identificati, per lanciare minacce di morte ai collaboratori di giusitizia la vigilia dell'Immacolata. Sono state le dichiarazioni dei pentiti che hanno portato nelle scorse settimane all'arresto dei capi delle cosche di Castellammare. In un documento la comunità della parrocchia del quartiere aveva chiesto più attenzione agli interventi del quartiere da parte dell'amministrazione Cimmino, piuttosto che manifestazioni. Un messaggio ribadito, questa mattina, con il flop di partecipazione.