In costume sull'arenile contaminato e poi un tuffo in acqua per combattere l'afa. In tanti quest'estate sfidano i divieti in villa comunale. Eppure il quadro della situazione è tutt'altro che rassicurante. Mare inquinato dai veleni del Sarno e spiaggia dai metalli pesanti. È la foto scattata da Legambiente su Castellammare guardando ai dati di Goletta Verde. A Castellammare i dati della spiaggia di fronte rivo San Marco sono allarmanti.
Spiega la rete in difesa del Sarno: "La contaminazione interessa acque già vietate alla balneazione, perché risultate di qualità 'scarsa' all’ultima classificazione (deliberazione di Giunta regionale n. 779 del 12 dicembre 2017).
L'arenile stabiese è considerato dalla Regione Campania come SIN, un sito d'interesse nazionale per la presenza di metalli pesanti fra la sabbia.
Solo una bonifica potrebbe mettere la parola fine ai disagi ed eventualmente ai pericoli.
Per tali ragioni l'accesso alla spiaggia dovrebbe essere interdetto o quantomeno evitare il contatto diretto con la stessa come invece spesso accade, soprattutto ai più piccoli.
Ricordiamo che Escherichia coli e Enterococchi intestinali, questi due batteri vengono utilizzati come parametri per stabilire la qualità idrica.
Se vengono sorpassati determinati livelli di concentrazione nelle acque, questo viene ritenuto una “spia” di una situazione di inquinamento potenzialmente pericolosa e scattano i divieti". Una situazione nota da anni, seppure la qualità dell'acqua sta migliorando. Ma l'inquinamento non ferma famiglie e coppie che per combattere il "caro spiagge" sfidano i dati. Il caso è arrivato anche in consiglio comunale, mentre il sindaco Cimmino è intervenuto mettendo più cartelli con il divieto di balneazione. Ma i bagnanti sono sempre più numerosi tra turisti e stabiesi.
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