GIOVEDÌ 22 MAGGIO 2025





Il fatto

Castellammare, operai ex Meb sempre al Nord: ignorata area stabiese

Tra le proposte una in periferia, mentre si guarda a Torre

di Ciro Serrapica
Castellammare, operai ex Meb sempre al Nord: ignorata area stabiese

Non si fermano le polemiche intorno alla Ex Meridbulloni. Dopo la chiusura dello stabilimento stabiese, di proprietà del gruppo Fontana, si parla ancora di risistemazione nell’area di Castellammare per la nuova realtà lavorativa. La nascente realtà produttiva, con gran parte degli operai ex MEB, creata da Alessandro Vescovini (diretto concorrente del gruppo Fontana,ndr) per ora rimane impiantata a Monfalcone. La promessa di Vescovini fù di riportare entro un anno gli stabilimenti nel territorio stabiese, ristabilendo così gli operai nelle loro terre e permettendo il ricongiungimento con le famiglie. Ad oggi, complice la burocrazia, gli operai rimangono al nord. Vescovini aveva chiesto l’interessamento della Regione Campania per individuare un’area sul territorio stabiese e, tra le proposte, c’era anche un’area in via Schito, proprio a Castellammare di Stabia. Di colpo la trattativa con la proprietà subisce un brusco arresto e i riflettori si spostano su Torre Annunziata. Secondo alcuni bene informati ci sarebbe stato l’interessamento di alcune figure apicali del Partito Democratico stabiese/torrese e che proprio per questo interessamento le attenzioni si sarebbero spostate su un’area in zona ASI di Torre Annunziata. L’area individuata nel territorio oplontino e' già occupata da un’azienda che lavora a pieno regime e che nulla sa di un imminente trasferimento. Proprio i dirigenti del Gruppo Damiano chiedono spiegazioni all’ASI che, qualche settimana fa, ha recapitato un decreto di esproprio. «Siamo orgogliosi di aver accettato la proposta del dottor Vescovini – dice Gennaro Verdoliva, delegato sindacale CISAL – che ci sta trattando “con i guanti”. Vescovini si è impegnato e si sta impegnando per riportarci a lavorare nel nostro territorio. Intanto l’ASI si sta prodigando per riportarci sul territorio stabiese». Area contesa per inimmaginabili motivi. Gli operai della SBE Sud, quasi tutti stabiesi, potrebbero tornare a lavorare nella città natale o comunque vicino alle loro famiglie, ma intanto il botta e risposta politico/dirigenziale lascia gli operai in un limbo.


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18-06-2021 19:50:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA