MERCOLEDÌ 30 APRILE 2025





Il fatto

Castellammare, San Leonardo la direttrice Santarpia: 'Pronti a tutto per non lasciare i pazienti sulle ambulanze'

L'ala nuova diventerà interamente Covid: 'Non ci possiamo fermare'

di Mariella Parmendola
Castellammare, San Leonardo la direttrice Santarpia: 'Pronti a tutto per non lasciare i pazienti sulle ambulanze'

"Non possiamo permettere che i pazienti restino sulle ambulanze. Ormai arrivano in condizioni serie, non è come all'inizio. Pronti a tutto, senza fermarci mai". È determinata la dottoressa Santarpia. Quando ha accettato l'incarico di dirigente del San Leonardo forse non si aspettava di trovarsi a gestire l'ospedale nel pieno di una epidemia mondiale. I morti aumentano, come i pazienti che arrivano in condizioni disperate. "Anche la sala mortuaria abbiamo dovuto riadattare. Sono servite nuove stanze". Un cambiamento che ora sta interessando l'intero ospedale. "Non siamo un Covid Hospital, ma fino a che la situazione non cambia dobbiamo curare questi pazienti come gli altri. Ognuno deve avere il suo posto letto e la sua terapia". E per questo una intera ala dell'ospedale sarà per i malati di Covid. È già così a Medicina, lo sarà a breve per Cardiologia e Neurologia. "Spero che la situazione migliori, altrimenti di reparto ne apro anche un altro. I pazienti vengono prima di tutto" dice determinata. Nella ala storica tutti gli altri reparti per chi arriva con altre patologie e comunque va curato. "Il San Leonardo è l'unico punto dopo la chiusura di Bosco, Torre del Greco e Vico". Pronta l'apertura di un pronto soccorso, nella zona della farmacia, per sostituire quello in cui da giorni vengono curati almeno una trentina di pazienti Covid. "Dodici ora sono a Medicina e conto in settimana di avere altri posti letto. Il personale del pronto soccorso è stremato". La dirigente Santarpia ha chiesto all'Asl 18 infermieri, 20 operatori sanitari e dei medici. "Questi pazienti hanno bisogno di chi li aiuta a mangiare, a fare qualsiasi cosa e non possiamo contare più sui volontari. Siamo in presenza di un terremoto". Lei stessa appena uscita dal numero dei contagiati dal Covid è tornata al lavoro: "Ora c'è bisogno di tutti. Ho nominato il dottore Carmine Coppola, infettivologo, per la gestione della parte clinica dei pazienti. Il dottore Di Cicco continuerà ad occuparsi dei pazienti in subintensiva". Poi ci sono i medici di altri reparti che si ritroveranno a gestire ogni emergenza nella zona non Covid. "Capisco che è dura da accettare, ma non possiamo farne a meno. Qualcuno scontento ha girato un video in due stanze chiuse. Li' c'è un cartello, stanno facendo dei lavori per infiltrazioni d'acqua e chiuse resteranno" spiega con una voce che non tradisce sconforto. "Ora non ci possiamo fermare, dobbiamo cercare di eliminare quelle ambulanze in attesa" ripete.
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15-11-2020 20:09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA