MARTEDÌ 06 MAGGIO 2025





Il fatto

Castellammare, ucciso per vendetta la Dda: 'Ergastolo per Vitale e Savarese'

Battute finali per il processo in Corte d'Appello

di Redazione
Castellammare, ucciso per vendetta la Dda: 'Ergastolo per Vitale e Savarese'

Chiesta la condanna al carcere a vita per due colonelli dei D'Alessandro accusati di avere ucciso un uomo per una vendetta a distanza di anni.  È giunto alle battute finali il processo d'appello per l'omicidio di Raffaele Carolei, un pregiudicato di Castellammare di Stabia scomparso nel nulla a settembre 2012, il cui corpo sarebbe stato gettato nel fiume Sarno. Secondo l'Antimafia è una vittima di «lupara bianca», come hanno raccontato Pasquale e Catello Rapicano, i due fratelli all'epoca affiliati al clan D'Alessandro e oggi collaboratori di giustizia.

Agli inquirenti hanno raccontato anche la macabra scena di come sarebbe stato ucciso, preso di spalle mentre era seduto in una cucina di un appartamento di Scanzano. 

I due Rapicano si sono autoaccusati del delitto, incassando una condanna definitiva a tredici anni di carcere e chiamando in causa Gaetano Vitale e Giovanni Savarese, due pregiudicati del Centro Antico, legati agli ambienti del traffico di droga. Vitale e Savarese sono stati condannati in primo grado all'ergastolo e ieri, dinanzi alla Corte d'Assise d'Appello di Napoli, il pg ha chiesto che quella sentenza venga confermata anche in secondo grado.

Un omicidio che fu consumato in pieno giorno, all'interno di un appartamento che proprio Catello Rapicano aveva occupato abusivamente. Lì è la ricostruzione dell'Antimafia, indagini dei carabinieri della compagnia di Castellammare e del nucleo investigativo di Torre Annunziata Carolei fu attirato in trappola per parlare di affari di droga. Sedutosi in cucina, però, fu circondato dai quattro assassini e strangolato con una corda. Il cadavere fu caricato in auto e consegnato ad alcune persone che lo fecero sparire gettandolo nel Sarno. Un giallo durato quasi dieci anni e che ora vive il suo secondo atto processuale. Finita la fase degl avvocati della difesa toccherà al collegio giudicante stabilire se la ricostruzione fatta dai fratelli Rapicano è giudicata attendibile come accaduto in primo grado. 

 


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22-02-2023 12:50:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA