VENERDÌ 09 MAGGIO 2025





Il fatto

Circum e autobus, il venerdì nero dei trasporti: 8 ore di sciopero

Non ci sono le fasce di garanzia

di Redazione
Circum e autobus, il venerdì nero dei trasporti: 8 ore di sciopero

Fermi treni della Circumvesuviana e autobus domani si annuncia il venerdì nero dei trasporti. Lo stop durerà per 24 ore e non sono garantite fasce protette. Sicurezza, sostenibilità, regole, risorse e rinnovo del contratto di settore scaduto da 10 mesi. Queste le ragioni dello sciopero nazionale di 24 ore senza fasce di garanzia indetto per domani, venerdì 8 novembre, da Filt-Cgil, Fil-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferro. Al centro della protesta, il rinnovo del
contratto nazionale, al fine di ottenere migliori condizioni di lavoro: giuste retribuzioni, garanzia della sicurezza e dell'incolumità fisica di lavoratrici e lavoratori, lo stanziamento di maggiori fondi da destinare al comparto che, ad
oggi, paga la mancanza di risorse, di programmazione e il peso dell'inefficienza gestionale del settore.

"Preoccupa - afferma il segretario generale della Filt Cgil Campania, Angelo Lustro - la totale assenza, nelle misure previste dalla finanziaria, di un qualsiasi aumento del fondo nazionale per il trasporto pubblico locale: non finanziare il fondo dimostra la colpevole volontà di questo esecutivo di non assicurare ai cittadini un servizio adeguato e di non voler decongestionare le città dal traffico asfissiante. Anche alla luce della finanziaria, diventano sempre più forti le ragioni dello sciopero, a partire dalla necessità di risorse per chiudere positivamente il contratto e rendere le città più sostenibili e vivibili, attraverso un sistema di mobilità pubblica efficiente ed accessibile".

"In un contesto nazionale drammatico - conclude Lustro - la situazione in Campania diventa emergenziale sia in virtù dell'autonomia differenziata che rischia di cambiare la struttura nazionale del contratto collettivo del Tpl, sia perché molte infrastrutture ferroviarie che si stanno sviluppando con le risorse del PNRR rischiano di rimanere vuote. Per la messa in esercizio delle stesse, infatti, occorrono risorse nettamente superiori a quelle esigue ed inadeguate che la Regione Campania riceve dal Fondo Nazionale dei Trasporti. Situazione per la quale la Campania e i lavoratori del trasporto pubblico regionale hanno una motivazione ancora più forte per aderire in massa allo sciopero dell'8 novembre prossimo. Per finire, lo Sciopero è uno strumento che noi sindacati confederali usiamo con parsimonia e
se si è arrivati a questa situazione la responsabilità è sia del Governo, sordo ad ogni sollecitazione alle nostre richieste, sia delle associazioni datoriali, manchevoli di progettualità sulla mobilità di questo paese. Ai cittadini
diciamo e chiediamo la loro solidarietà, perché il nostro sciopero e la nostra manifestazione dell'8 novembre prossimo, va nella direzione di avere un servizio di trasporto efficiente, adeguato, funzionale ed ecologico."


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07-11-2024 19:22:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA