L’inchiesta sui concorsi all’Univerità travolge uno dei nomi noti nel mondo accademico napoletano. Tra i sette docenti universitari arrestati questa mattina dalla Guardia di Finanza di Firenze e posti ai domiciliari per corruzione, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze, che indaga su una presunta spartizione di cattedre universitarie di diritto tributario sono, c’è Fabrizio Amatucci, professore a Napoli; Giuseppe Maria Cipolla (Cassino); Adriano Di Pietro (Napoli); Valerio Ficari (Sassari); Guglielmo Franzoni (Lecce); Alessandro Giovannini (Siena): Giuseppe Zizzo (Castellanza), tutti titolari di cattedre di diritto tributario. Tra i 59 indagati anche l'ex ministro Augusto Fantozzi. Per Fantozzi, anche lui docente di diritto tributario, i pm della Procura di Firenze, Paolo Barlucchi e Luca Turco, hanno chiesto l'interdizione e il gip del Tribunale, Angelo Antonio Pezzuti, si è riservato la decisione all'esito dell'interrogatorio, che verrà fissato nei prossimi giorni. Professore ordinario di diritto tributario presso Seconda Università di Napoli, incaricato di diritto finanziario nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli Federico II, Amatucci è stato direttore del dipartimento di scienze giuridiche della Seconda Università di Napoli II e ha fatto parte dell’Academic Committee dell’Associazione Europea dei Professori di Diritto Tributario. Tutta bolognese, invece, la carriera di Di Pietro, ordinario di diritto tributario alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e docente nel Master in diritto tributario dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. L'indagine, spiegano gli inquirenti, è nata a Firenze dal tentativo di alcuni professori universitari di indurre un ricercatore, candidato al concorso per l’abilitazione all’insegnamento nel settore del diritto tributario, a “ritirare” la propria domanda, allo scopo di favorire un altro ricercatore in possesso di un profilo curriculare notevolmente inferiore, promettendogli che si sarebbero adoperati con la competente commissione giudicatrice per la sua abilitazione in una successiva tornata. E' stato il ricercatore universitario a far partire l'inchiesta con la sua denuncia. I vincitori del concorso nazionale venivano scelti con una "chiamata alle armi" tra i componenti della commissione giudicante, e non in base a criteri di merito. Sulla base di questa ipotesi accusatoria della procura di Firenze, i finanzieri hanno eseguito stamani 29 misure cautelari a carico di altrettanti docenti universitari di diritto tributario su tutto il territorio nazionale: 7 sono finiti agli arresti domiciliari, 22 interdetti dall'attività per 12 mesi, quindi non possono insegnare. Tra loro anche dei componenti delle commissioni ministeriali nominate dal Miur per i concorsi in quella disciplina giuridica. Per altri 7 docenti il gip Angelo Antonio Pezzuti valuta altre misure cautelari. Eseguite anche 150 perquisizioni da parte di 500 finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Firenze. Gli indagati sono complessivamente 59. L'accusa per tutti è corruzione. Tra gli indagati anche l'ex ministro Augusto Fantozzi.