Cozzolino torna libero. Revocato il mandato d'arresto dai magistrati di Bruxelles. Dopo quattro mesi agli arresti domiciliari per l'inchiesta Quatergate l'eurodeputato del Pd non rischia più il carcere.
La Corte di Appello di Napoli ha revocato il provvedimento restrittivo eseguito il 10 febbraio scorso dalla Guardia di Finanza sulla base del mandato europeo emesso dalla Procura federale di Bruxelles, che indaga sull’ipotesi di mazzette pagate da stati esteri, in particolare Qatar e Marocco, per influenzare le decisioni dell’Eurocamera.
Nei giorni scorsi, la magistratura belga aveva comunicato ai giudici italiani di aver concordato con la difesa, rappresentata dagli avvocati Federico Conte, Dezio Ferraro e Raffaele Bifulco, la presentazione spontanea a Bruxelles dell’indagato per rendere interrogatorio, e di aver pertanto revocato la segnalazione sul Sistema di Informazione Schengen che estende ai paesi membri il provvedimento restrittivo interno.
Il 16 maggio, la Corte di Appello di Napoli aveva accolto la richiesta di estradizione in Belgio (tecnicamente si parla di “consegna”) dell’ex assessore regionale. La decisione non era esecutiva perché ricorribile in Cassazione. Ma adesso, a seguito della revoca del mandato di arresto europeo, che "realizza l'obiettivo che la difesa si proponeva", Cozzolino e i suoi legali, gli avvocati Federico Conte, Dezio Ferraro e Raffaele Bifulco, hanno rinunciato al ricorso pendente davanti alla Suprema Corte. L'indagato potrà imbarcarsi per il Belgio senza correre il rischio di essere arrestato alla frontiera. Se non dovesse presentarsi, scatterebbe nei suoi confronti la "consegna forzata".
"Cozzolino - riferiscono i legali dell'eurodeputato, si recherà ora a Bruxelles da uomo libero, per rendere interrogatorio e restare a disposizione dell'autorità giudiziaria".