Giuseppe Conte termina oggi il giro di consultazioni sprint, incontrando le delegazioni di Fdi, Pd, Fi, e M5S, andrà anche la Lega ma senza Salvini che ha lanciato una manifestazione contro il nuovo governo il 19 ottobre a Roma.
L'iniziativa divide il centrodestra: Fdi sarà in piazza il giorno della fiducia, mentre Fi è fredda. Accettando con riserva l'incarico del Quirinale di formare un governo, Conte ha assicurato "novità", e questa dichiarazione lascia aperte molte porte alle ipotesi più fantasiose, tra cui quella che trova maggiori conferme e che parla di in Conte fortemente voluto dall'UE e dal Quirinale per un Governo di scopo chiamato a provare di rimettere, per l'ennesima volta a posto, i conti con una finanziaria che non si preannuncia tenera per gli italiani dopo le promosse e le mosse fatte in questo scorcio di legislatura dal Governo GialloVerde.
Intanto il M5S fa quadrato intorno a Di Maio: "Chi lo attacca è contro tutti noi", dice Patuanelli che conferma anche il voto su piattaforma Rousseau.
In casa PD il vero scoglio aldilà della maschera di facciata sul programma e la composizione della squadra da mandare a rappresentare il popolo Dem al Governo, un popolo che soprattutto nella base e nelle periferie non ha visto con favore l'intesa romana con chi fino a ieri non ha fatto altro che combattere il partito di Zingaretti; dicevamo della squadra che dovrà essere rappresenativa delle varie anime del partito e con i big probabilmente quasi tutti fuori dal Governo.
Un segnale a far presto infine viene dai mercati dove lo Spread dopo l'euforia dei giorni scorsi è in
lieve rialzo all'apertura di questa mattina 170 punti, con l'Europa e gli investitori in attesa di leggere i nomi del Governo per valutare se e come investire nel nostro Paese.