Una rissa finisce in tragedia. Un ragazzo spagnolo in fin di vita, quattro italiani arrestati due dei quali campani. Una serata tra giovani come tante, iniziata nel divertimento e nell'eccitazione dei locali e della movida, tra risate e bevute, e finita all'alba con le sirene dell'ambulanza e delle volanti della polizia, un ragazzo spagnolo ricoverato in ospedale in gravi condizioni e quattro studenti italiani in Erasmus arrestati e portati in manette in commissariato: la tranquilla città di Cadice, in Andalusia, nel sud della Spagna, è diventata per una sera teatro di una violenza senza senso, immortalata anche in un video shock che ha immediatamente iniziato a circolare sul web dopo essere stato pubblicato dai media locali.
Il diverbio tra alcuni giovani del posto e un gruppo di italiani è scoppiato in un primo momento nella frequentata discoteca Mommart ed è poi proseguito all'esterno del locale, intorno alle sette del mattino, sulla banchina del porto nella zona di Punta de San Felipe. Un ritrovo abituale per i giovani del posto e per gli studenti Erasmus, dove episodi simili avverrebbero di frequente. Secondo fonti sul posto sentite dall'ANSA, a girare il video è stato lo stesso addetto alla sicurezza del locale, tanto che un'amica degli italiani gli ha urlato contro perché non si è invece dato da fare per separare i ragazzi.
Nelle immagini, piuttosto crude, si vedono una decina di persone affrontarsi e attaccare briga. Uno di loro, la vittima - ma che fino a pochi istanti prima era anche lui parte attiva nella rissa - all'improvviso riceve un pugno in faccia e cade a terra. A quel punto si vede un altro ragazzo tirargli un violento calcio alla testa. Il giovane perde immediatamente conoscenza, mentre altri urlano e cercano di sollevarlo, senza riuscire a rianimarlo.
La polizia locale, arrivata sul posto e sentiti i testimoni, ha deciso di arrestare per il momento soltanto i quattro italiani, tutti tra i 22 e i 30 anni. Anche se le responsabilità e la dinamica precisa dell'accaduto sono ancora tutte da ricostruire. Almeno due delle persone arrestate sarebbero originarie della Campania, secondo quanto riferito dalle stesse fonti locali. I giovani sono stati tutti trasferiti alla stazione della polizia nazionale di San Fernando, da dove saranno portati in tribunale per comparire davanti al giudice tra domenica e lunedì.
Bisognerà aspettare di vedere come evolveranno le condizioni dello spagnolo per determinare se al giovane che ha dato il calcio sarà imputato un crimine di lesioni o uno molto più serio di tentato omicidio. Per il momento il ragazzo è ricoverato all'ospedale di Puerta del Mar, sedato e in prognosi riservata.
Le prossime 48 ore saranno fondamentali per determinare se potrà recuperare del tutto o se ci saranno conseguenze per il danno subìto.
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