SABATO 10 MAGGIO 2025





Il fatto

Emergenza Covid, 2500 infermieri ancora in attesa del bonus

Il sindacato Nursing up all'Asl Na 3: 'Ancora in attesa da agosto'

di Redazione
Emergenza Covid, 2500 infermieri ancora in attesa del bonus

Bonus per gli operatori sanitari impegnati nella lotta al Coronavirus, nessun riconoscimento ancora in busta paga per i dipendenti dell’Asl Napoli3Sud. A chiedere chiarimenti per i circa 2500 operatori sanitari che, secondo la delibera regionale hanno diritto al bonus, è il sindacato degli infermieri Nursing Up. «In quale mensilità – scrive Michele Costagliola coordinatore Rsu - i lavoratori si vedranno retribuiti, visto che in merito già ci sono stati incontri con la direzione della nostra azienda sanitaria e l’Asl Napoli 2 Nord ad esempio ha già provveduto all’erogazione». Il coordinatore aziendale Nicola Esposito ha protocollato il 25 settembre una richiesta scritta al direttore generale della Napoli 3 Gennaro Sosto, chiedendo quali decisioni l’azienda avesse messo in campo. Secondo la delibera regionale del 3 agosto gli operatori sanitari che a decorrere dal 17 marzo e fino al 30 aprile hanno prestato attività lavorativa nei reparti Covid, hanno diritto ad un bonus. In particolare la delibera individua due fasce di rischio: all’interno della fascia A, dove si riscontra un rischio elevato, sono da considerarsi gli operatori nei reparti e nelle terapie intensive dedicate esclusivamente al COvid-19, chi lavora nei pronto soccorso (osservazione breve intensiva Obi) nei Dea di primo e secondo livello, trasporto pazienti 118, laboratori, dialisi e radiodiagnostiche Covid e ancora camere operatorie e aree sub intensive dedicate a pazienti positivi. Per tutti i sanitari che lavorano in questi ambiti il bonus arriva ad un massimo di 1100 euro, ovvero 55 euro per ogni giornata di lavoro. Nella fascia B rientrano invece i dipendenti delle aziende sanitarie che lavorano nel servizio igiene pubblica, camere mortuarie, assistenza domiciliare sempre inerenti alla rete Covid. Per questi operatori la delibera definisce un “rischio medio” quantificato con un massimo di 600 euro, ovvero 30 euro per ogni giornata. La cifra decisa della Regione Campania poteva essere erogata in busta paga già dal mese di agosto, ma fino ad oggi solo la Napoli 2 ha corrisposto il bonus ai suoi dipendenti. Ritardi che mettono in agitazione i sanitari soprattutto ora che la curva dei contagi sta risalendo e gli ospedali tornano ad essere luoghi di frontiera dove il rischio è sempre maggiore. Per l’azienda diretta dall’ingegnere Gennaro Sosto c’è da risolvere anche la questione legata ai nuovi ingressi. Sono circa 160 infatti i nuovi infermieri che saranno chiamati dalla graduatoria dell’Asl di Avellino, ma sulle modalità di distribuzione delle unità è già polemica. «Da voci di corridoio – scrive Gennaro Iovino della Fials - che si rincorrono sempre con più frequenza, si vocifera che l’assegnazione di questo personale infermieristico dovrebbe essere dirottato presso le attività distrettuali. Crediamo che sarebbe una gravissima discriminazione nei confronti in sia del personale già in servizio e collocato a riposo in quanto soggetti fragili, sia per l’aggravarsi delle condizioni di assistenza diretta agli ammalati». Il sindacato chiede un bando per la mobilità interna del personale, procedura già avviata ad inizio anno e poi bloccata dal lockdown.
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29-09-2020 10:28:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA