Un weekend di sangue ha scosso le comunità vesuviane. Dall'omicidio di un poliziotto a Torre del Greco all'uccisione di un ragazzo di 18 anni a Boscoreale. Due vicende separate, ma con un elemento in comune: a commettere i reati peggiori sono stati ancora una volta i giovani. “Non basta la repressione. La cultura è il vero antidoto contro il crimine. Bisogna educare i ragazzi per strapparli dalle grinfie della malavita”. Questo uno degli obiettivi di Antonio Borrelli, ex dirigente della Polizia di Stato in corsa alle regionali con il Partito Democratico. Per oltre quarant'anni nelle forze dell'ordine, accende i riflettori sui comportamenti violenti tra i giovani.
“La Polizia è stata la mia famiglia per anni e lo è tuttora. E' un legame eterno, impossibile da rompere. Quando ho appreso della morte di Aniello Scarpati, investito da un suv a Torre del Greco, ho provato un profondo dolore. Penso alla sua famiglia e a quei figli che cresceranno senza un padre. Non possiamo girarci dall'altra parte: la politica deve dare risposte”.
La repressione non basta: è la prevenzione la chiave. “Bisogna agire prima che una pistola spari, o che un coltello trafigga. Per quarant'anni ho guardato gli occhi disperati di padri e madri che avevano perso i loro figli. O in carcere o morti. Questo non deve più succedere. Voglio mettere la mia esperienza al servizio della comunità e fare la mia parte nell'indirizzare i ragazzi verso modelli virtuosi”.
Tra giovani rassegnati e in difficoltà, si affaccia all'orizzonte anche il tema dell'astensionismo, con il timore che siano proprio i ragazzi a disertare le urne alle elezioni regionali. “Non votare significa delegare agli altri la scelta del proprio futuro. Sono tante le emergenze da gestire, basti pensare alla sanità pubblica o al tema della sicurezza. Il Partito Democratico è pronto ad affrontare le sfide della contemporaneità, puntando su dialogo e confronto. Sono tanti i giovani del territorio in difficoltà ed è nostro dovere individuare gli strumenti giusti per garantire loro il futuro che meritano”.