La tradizione del Presepe vivente di Caprile ha radici passate solide e ricche di storia. Inaugurato questa sera prevede la partecipazione di 150 figuranti con la regia di don Salvatore, parroco del borgo di Gragnano.
"Dietro tutta questa bellezza c’è un’intera comunità che lavora a un progetto e lo realizza adoperandosi con l’armonia di una famiglia affiatata.
Tutto è curato minuziosamente, tessuti, abiti, scene, luci e partecipanti", scrive il sindaco di Gragnano Nello d'Auria.
"Stasera abbiamo inaugurato uno scorcio di passato, un angolo della Napoli del ‘700 nel quale il Presepe era un rito, era fede, era tradizione, proprio come stasera.
I visitatori rapito dall’incanto, dai suoni e dai balli, hanno percorso l’intera area con partecipazione e allegria facendo qualche piacevole sosta per degustare il cibo preparato nelle scene allestite con grande dedizione.
E a quest’ora possiamo già parlare di un grande successo con turisti arrivati da tutta la Campania".
Restano ancora sei date per poter immergersi in questa atmosfera unica: 29 e 30 dicembre e poi 1, 5, 6 e 7 gennaio.