Si è impiccato nel bagno con il guinzaglio del cane. Ci ha pensato su più di due mesi. Ha cercato di superare il dolore per la tragedia che ha distrutto la sua famiglia. Suo fratello Marco morì lo scorso luglio al termine di un gioco con la pistola finito male. Oggi, Vincenzo M., 23 anni, si è tolto la vita nella sua abitazione di via Dossetti a Caserta. Quella stessa casa, in cui un gioco tra ragazzi, si trasformò in una sequenza che ha disseminato solo dolore e sangue. Il giovane prima di togliersi la vita ha lasciato un bigliettino ai genitori spiegando i motivi del gesto: "Voglio andare a fare compagnia a mio fratello" ha scritto.
Marco, 20 anni, fu ucciso da un colpo di pistola alla testa sparato da un amico di 19 anni, che ai carabinieri spiegò di aver sparato per errore in seguito ad un gioco finito male.
Vincenzo M., è emerso dalle indagini, era nell'abitazione in cui avvenne la tragedia, ma ai militari ha sempre raccontato che al momento dello sparo era sceso un attimo per andare a recuperare le cartine. Ma quella tragedia ha costituito un peso con cui Vincenzo non è riuscito a convivere fino al gesto estremo. Per un viaggio per raggiungere il fratello senza biglietto di ritorno.