Niente più viaggi della speranza per curare una malattia che può avere conseguenze gravissime. Questo il messaggio che l’equipe diretta dal dottore Carmine Coppola ha consegnato a De Luca durante la sua visita di questa mattina. Da ospedale chiuso a punto di riferimento per i pazienti affetti da epatite C e in chemio per vincere la battaglia contro un tumore. A parlare sono i numeri presentati al governatore accompagnato da consiglieri regionali e dai vertici dell'Asl nel polo sanitario collegato al San Leonardo di Castellammare. Con il presidente il manager Costantini e il direttore sanitario Savio Marziani, ma è stata soprattutto la giornata in cui il dottore Coppola ha potuto spiegare i risultati ottenuti in questi anni. “Abbiamo festeggiato il paziente numero 1000 affetto da Epatite C e curato brillantemente, con i farmaci di ultima generazione, dall'equipe diretta dal Dottor Carmine Coppola. Oggi l’ospedale di Gragnano rappresenta un’eccellenza nel settore dell’epatologia che va assolutamente tutelata e valorizzata come nei piani dell’amministrazione De Luca”. La consigliera regionale Pd Loredana Raia ha partecipato alla presentazione dei risultati della cura all'Epatite C presso il Presidio Ospedaliero di Gragnano con il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.
“Come già ribadito in più occasioni dal Presidente De Luca, due anni fa abbiamo ereditato un ospedale oramai chiuso a Gragnano. Con la nuova programmazione, grazie al determinate impulso dell'attuale direzione generale dell'Asl NA 3 Sud, sono stati affidati a questo presidio ospedaliero importanti e strategici reparti e servizi”, ha sottolineato l’esponente Pd -.
Oltre all'epatologia, anche il DH Oncologico, il Servizio di terapia del dolore per i malati terminali e la rete aziendale di riparazione tissutale, soprattutto per la cura del piede diabetico, rappresentano realtà strutturate e di riferimento per un bacino di utenza che va molto oltre i confini dei Monti Lattari”.
“Questa di stamattina è una bella pagina di buona sanità: dobbiamo scriverne ancora moltissime per uscire quanto prima dal commissariamento ed assicurare un'offerta sanitaria pubblica sicura e di qualità” ha concluso Raia.