Sono sempre molti i misteri senza soluzione che avvolgono il nostro Paese e che si ripresentano ciclicamente con soluzioni servite improvvisamente su un piatto d'argento, quando come per incanto casi irrisolti da anni trovano la conclusione tanto attesa.
Spesso quando si indaga si teorizzano storie strane, si descrivono scenari impossibili fino a trovare risposte scontate dove l'ovvio è di casa, ma sempre prive delle conferme fondamentali per far luce e dare giustizia a chi la attende da anni nel nostro belpaese.
Ecco allora che ogni qualvolta succede che un tassello, uno dei tanti va a posto, improvvisamente come dei frame di film scoloriti dal tempo, ritornano alla mente i tanti altri "casi" su cui ancora non ci sono risposte.
Si pensa allora al generale Dalla Chiesa mandato a morire in Sicilia, al caso Ustica, per poi passare al caso Mattei e al mistero che accompagna la caduta del suo aereo, al tentato golpe Borghese, al Calvi trovato impiccato sotto un ponte di Londra, alle stragi di Capaci e Via D'amelio dove persero la vita Falcone Boersellino e le loro scorte a quelle dell'Italicus e Piazza Fontana, a Pinelli volato giù da una finestra della Questura, senza dimenticare i due pesi e le due misure dei casi Maro e Cirillo dove esiste certezza che un ruolo importante lo hanno avuti i servizi segreti.
Una storia, quelli dei rapporti fra servizi segreti e criminalità che è sempre stata al centro di tante intrecci e commistioni, e a cui nessuna commissione parlamentare alla fine è riuscita a dare risposte concrete.
Così oggi sull'onda dell'emozione ci troviamo a riparlarlare di nuovo del caso di Emanuela Orlandi portato sulle prime pagine delle cronoche dopo che ieri sono state trovate delle ossa, tra cui il bacino di una donna, nella sede della Nunziatura apostolica di via Po a Roma.
Un ritrovamento che potrebbe essere ancor più tragico vista che non è esclusa l'ipotesi che le ossa ritrovate possano appartenere a 2 persone diverse.
Il rinvenimento e stato fatto da 4 operai che saranno ascoltati per chiarire dinamiche e tempi; intanto la famiglia di Emanuela Orlandi chiede a Procura e Santa Sede di chiarire "come mai il ritrovamento è stato messo in relazione con la scomparsa di Emanuela o di Mirella Gregori".
Il dubbio sarà sciolto fra sette giorni quando saranno noti i risultati del Dna, nel frattempo i tanti interrogativi rimangono e le risposte risultano ancora non pervenute, come sempre avvolte nel mistero.