In una delle settimane più complesse della storia recente della Juve Stabia, si è risposto nel modo più autentico: sul campo, con il cuore, con la grinta, con la voglia di non mollare. A Padova, si è strappato un pareggio per 2-2 che vale oro, ma soprattutto dignità. Il Padova si era portato in vantaggio con il solito Bortolussi, glaciale dal dischetto al 17’. Ma la Juve Stabia ha reagito da squadra vera: prima con Cacciamani, che ha pareggiato al 45’+1 con un tiro a giro da manuale, poi addirittura va in vantaggio con De Pieri, che ha siglato il momentaneo 1-2 nella ripresa, trovando però ancora un ispirato Bortolussi che ha siglato una doppietta, chiudendo il match sul 2-2, partita che avrebbe meritato di vincere la squadra di Abate. Si è giocato con intensità, con spirito di gruppo, con il sangue agli occhi. Si è dimostrato che, nonostante tutto, la Juve Stabia è viva. E lotta con orgoglio. La cronaca sportiva non può ignorare il contesto: si è scesi in campo con il peso di un’indagine pesante sulle spalle, quella legata alla criminalità organizzata che ha coinvolto ambienti vicini alla società. Una tempesta che avrebbe potuto travolgere tutto. Ma non la Juve Stabia. Si è giocato per la città, per i tifosi, e per la maglia. Si è dimostrato che il calcio può essere anche resistenza, orgoglio, dignità. La Lega ha deciso di rinviare la partita contro il Bari, inizialmente prevista per il prossimo turno. Una scelta che lascia spazio alla riflessione, ma che non spegne la voglia di tornare in campo. Perché da questa squadra si può ancora aspettare tanto.
fonte foto: profilo ufficiale S.S. Juve Stabia