C'è anche una bimba di appena sei mesi. Sono diciannove i rifugiati che da due giorni vivono in un appartamento annesso alla Cattedrale a Sorrento. Famiglie arrivate dal Sudan e dall'Etiopia martedì sera a cui la chiesa ha aperto le porte. Ieri in giro per la penisola sorrentina i più piccoli si sono emozionati alla vista del mare. "E' stato il momento più bello" dice don Mimmo Leonetti regista di questa apertura con cui la Diocesi spera di vincere le resistenze di una parte dei sorrentini. Un progetto per dare anche un segnale anche alle tante amministrazioni comunali in ritardo sul terreno dell'accoglienza ai migranti. Ieri il saluto dell'arcivescovo Alfano e del sindaco Cuomo, in una città che si è divisa sul tema dell'aprire le porte agli stranieri inviati dalla Prefettura di Napoli. (foto ufficiale della Diocesi). “Ci siamo guardati negli occhi - afferma in una nota della Diocesi monsignore Alfano - Pian piano l'incontro ci ha permesso di scaldare il cuore, aldilà dei gradi che si avvicinavano allo 0 fuori dalla cattedrale. Si è creato un bel clima di accoglienza che ci ha dato la possibilità di riconoscerci per quello che siamo, fratelli, simili e con storie diverse”. Anche il Sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ha dato il benvenuto agli arrivati. “Sono ancora più convinto che da una prima diffidenza di alcuni, arriverà poi l’amore dei sorrentini che li accoglieranno nel migliore dei modi e li aiuteranno ad inserirsi nella nostra comunità. Questa è una dimostrazione di come le istituzioni civili e la chiesa riusciranno a collaborare e vivere momenti di sinergia per la crescita della comunità”. A curare l'inziativa sin dai suoi primi passi il direttore della Caritas don Mimmo Leonetti: “Per me è una gioia presentare il progetto dei Corridoi Umanitari. Queste diciannove persone saranno qui con noi e accompagnati dalle famiglie riusciranno meglio ad integrarsi”. Ora tocca ai comuni e ai cittadini fare la loro parte.