“La morte di Carnevale” di Raffaele Viviani per la regia di Adriano Fiorillo, va in scena al Teatro Bolivar di Napoli, via Bartolomeo Caracciolo 30, sabato 18 febbraio alle ore 21:00 e domenica 19 febbraio alle ore 19:00.
La commedia regala al pubblico spunti di riflessione intrisi di ironia e di una vena di spensieratezza: la storia di Pasquale Capuozzi (detto Carnevale), un vecchio usuraio ossessionato dai soldi, che con la sua morte può rendere felici molti pretendenti, tra cui il nipote e la serva padrona, colei che gli è stata accanto per vent'anni.
La sua morte "Presunta" determinerà una serie di malintesi, arrivando ad un finale inaspettato.
Il regista si rifà ad alcuni canti dell'Inferno di Dante Alighieri, per l'occasione rielaborati in dialetto napoletano, i quali, come piacevoli intermezzi, accompagneranno lo svolgimento dell'opera.
La chiave di lettura del regista nasce da un’oculata attenzione alla drammaturgia del Viviani che dà l'impressione di aver raccontato in questo testo un vero "Inferno in terra": meccanismi comici si alternano a toni drammatici, con vizi, debolezze e peccati che accomunano i vari personaggi dello spettacolo ai protagonisti del viaggio del Sommo Poeta.
Ruolo importante è quello che Viviani assegna al popolo, identificato con gli ignavi, seguendo una linea narrativa brillante e dinamica.
E se l'Inferno non fosse il regno ultraterreno della dannazione eterna? Se fosse la nostra vita qui sulla terra? Non ci resta che scoprirlo.
Con: Simona Esposito, Maurizio Fiorillo, Adriano Fiorillo, Diego Sommaripa, Peppe Carosella, Jlenia Balestrieri, Livia Bertè, Francesco Barra, Domenico Moccia, Luigi D’Amore, Martina Sionne, Martina Attanasio, Gilda Pitone, Gennaro Lucci
E con: Fabio Brescia e Peppe Celentano
Riadattamento scene e luci di Adriano Fiorillo
Produzione Il Demiurgo, Teatro Oberon
Aiuto Regia: Francesca De Grazia