DOMENICA 11 MAGGIO 2025





Lo scontro

La sfida dell'opposizione a Pannullo: "Fuori i nomi di chi ha le mani in pasta su tutto a Castellammare"

Cinque consiglieri chiedono: "Che fine ha fatto l'assegnazione del Chioschetto in Villa comunale?"

di Redazione
La sfida dell'opposizione a Pannullo:

“Vada in Commissione Antimafia e tiri fuori i nomi di chi ha le mani in pasta su tutto in questa città”. E’ la sfida che dalla minoranza lanciano a Pannullo dopo un sabato trascorso in un clima di tensione con note e repliche dai toni sempre più forti. Scontro al vetriolo tra il sindaco e l’opposizione. Cinque consiglieri comunali accusano Pannullo di ingerenze e prevaricazioni nelle assunzioni dei dirigenti a Palazzo Farnese, lui replica parlando di vetero-comunisti e conservatorismo che hanno “fatto il bello e cattivo tempo in città”. A questo punto in cinque rilanciano ieri sera: “Parlare d’altro, sollevare polveroni, inasprire il clima del confronto politico, sono vecchi mezzucci usati in questo caso da chi non vuole rispondere al merito delle critiche sollevate nel documento che abbiamo fatto come opposizioni”. A ribattere sono Gaetano Cimmino, Vincenzo Ungaro, Michele Starace, Alessandro Zingone e Antonio Cimmino che chiedono a Pannullo di rispondere su una mail inviata alla dirigente del personale Sabina Minucci con cui le si chiede “di non muovere un dito fino a quanto non rientro dalle meritate ferie”. I cinque consiglieri che hanno acquisito il testo inviato da Pannullo non mollano e insistono: “La mail al dirigente per bloccare l’assunzione del nuovo dirigente, adducendo competenze che il sindaco non ha, lei l’ha scritta o è un falso? Leggendo il testo della risposta che abbiamo ricevuto a una nostra richiesta, che accludiamo, sembrerebbe di si! E quindi ci è consentito dirle: questa procedura non è corretta ed ha commesso un errore!”. Ma ora lo scontro tocca anche altri temi, senza fare nomi nella sua replica Pannullo parla di chi ha governato Castellammare dipingendo i profili dell’ex sindaco Salvatore Vozza e del capo del centrodestra Gaetano Cimmino, ora l’opposizione chiede che il sindaco vada avanti su questa strada: “Il silenzio sulla camorra, quindi, ci consenta con rispetto di dirle: lo restituiamo al mittente. Lei nel comunicato solleva dubbi, critiche sul passato, su persone che hanno le mani in pasta su tutto. Affermazione seria e da non prendere alla leggera, soprattutto se fatta da un sindaco e per giunta avvocato. Ci permettiamo di consigliarle, di andare avanti, di scoperchiare tutto. Lei è il sindaco, ha la possibilità di verificare, leggere, esaminare tutti gli atti e le procedure del passato. Lo faccia nell’interesse della città e della verità e per colpire i responsabili di eventuali errori e/o misfatti”. Ad inizio novembre Pannullo dovrebbe essere ascoltato dalla commissione parlamentare Antimafia sull’allarme camorra lanciato nelle scorse settimane. Ribatte l’opposizione: “Se la sua è una denuncia seria, faccia i nomi nella sua audizione in Commissione Antimafia”. Sulla possibilità che le cosche si inseriscano negli appalti pubblici, la minoranza ora vuole risposte: “Di cosa stiamo parlando: dei chioschi delle attrezzature sull’arenile? Anche in questo caso siamo d’accordo. Dovrebbe anche spiegare, però, il perché da 16 mesi non decolla il bando per i chioschi dell’Acqua della Madonna: cosa e chi lo ha impedito? Una curiosità sorge sul perché il chioschetto di via Mazzini di proprietà comunale, nonostante il bando fatto, non sarebbe stato ancora affidato”. 


Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

30-10-2017 11:55:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA