Lo Scipionyx Samniticus comunemente conosciuto come Ciro, l'esemplare unico al mondo di piccolo dinosauro vissuto 113 milioni di anni fa e ritrovato nel 1980 da Giovanni Tedesco proprio nel sito di Pietraroja, potrebbe avere dei fratelli, e forse nel luogo in cui è stato scoperto potrebbero esserci dei resti di pesci, quelli di cui si nutriva e che poi erano stati scoperti nel suo stomaco.
Sembrano esserne profondamenre convinti i ricercatori che da anni stanno studiando il sito e che hanno in programma di chiedere alla Soprintendenza il permesso per riprendere gli scavi.
Per uno dei paleontologi che hanno studiato di più il piccolo dinosauro Ciro, Cristiano Dal Sasso del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, bisogna riprendere gli scavi giacchè esiste "una possibilità remota ma non impossibile che il cucciolo non fosse solo nell'area, doveva avere dei genitori non troppo lontani da lui e dei fratelli nati dalla stessa covata".
Dal Sasso che ha rilasciato queste dichiarazioni a margine della sua partecipazione alla presentazione, alla presenza del ministro per l'Ambiente Sergio Costa, del Comitato di gestione dell'Ente Geopaleontologico nato per valorizzare il sito e proseguire le ricerche. Noto da almeno 200 anni, il sito di Pietraroja è infatti uno dei giacimenti di fossili del Cretaceo fra i più ricchi a livello mondiale e i ricercatori sono sicuri che, oltre Ciro, contenga dell'altro: gli scavi non sono stati completati e quelli condotti finora hanno riguardato "solo una parte degli strati del pendio della montagna, costituita da rocce che contengono fossili".
I paleontologi si aspettano di trovare anche resti di pesci e crostacei perché 110 milioni di anni fa i quel sito si trovava una laguna; per tale motivo si ritiene che il sito possa contenere molti resti di pesci.
Tra gli animali che allora vivevano sulla terraferma, oltre a Ciro, nel sito sono stati scoperti resti di lucertole e di un coccodrillo nano, probabilmente trasportati nella laguna da tempeste o da una corrente di piena, come era accaduto al cucciolo di dinosauro, morto circa dieci giorni dopo la nascita.