I ristoratori non ci stanno. Hanno investito soldi per approvvigionarsi in vista dell'apertura di domani, merce deperibile e ora sono costretti a non poter aprire le loro attività vista l'ordinanza firmata dal Presidente De LUca.
Sono ormai più di quattro ore che protesta di ristoratori e pizzaioli sul lungomare di Napoli, con un sit-in e fasi di blocco stradale che hanno avuto per tutto il pomeriggio pesanti ripercussioni sul traffico.
I manifestanti sono scesi in piazza dopo l'annuncio del governatore De Luca di una proroga, in Campania, dell'attuale zona arancione: ieri la regione era stata 'promossa' in zona gialla, quindi gli operatori del food si erano preparati a riprendere da domani il servizio in sala per il pranzo, fino all'entrata in vigore delle restrizioni nazionali per le feste.
Poi la doccia fredda con l'annuncio del governatore e la protesta, che è partita dai ristoratori del lungomare cui si sono uniti nel pomeriggio anche operatori di altre zone della città.
Sul posto, carabinieri e polizia.
Il sit-in dovrebbe concludersi nelle prossime ore, ma non si escludono nuove manifestazioni domani mentre le associazioni di categoria si appellano al prefetto di Napoli per una revoca dell'ordinanza regionale.