VENERDÌ 09 MAGGIO 2025





Il fatto

Napoli e provincia tutti in auto, sempre peggio: più traffico e meno trasporti pubblici

Sono i risultati del dossier di Legambiente

di Redazione
Napoli e provincia tutti in auto, sempre peggio: più traffico e meno trasporti pubblici

Negli ultimi due anni la situazione è peggiorata. I napoletani prendono di più l'auto e meno treni e pullman.

Per muoversi continuano a preferire la tradizione della mobilità pesante di auto e moto privata a discapito del trasporto pubblico locale considerato carente e inefficiente. La combinazione tra pandemia, crisi energetica e inflazione morde e fa aumentare i divari. Rispetto al 2019, a Napoli aumenta la percentuale spostamenti in auto e a piedi , si usa poco la bici. Sono questi alcuni dei dati emersi dal nuovo sondaggio Ipsos-Legambiente sui comportamenti e le propensioni di mobilità degli italiani, somministrato sia su scala nazionale che con un focus sulle grandi città di Milano, Torino, Firenze, Napoli e Roma.
L’indagine rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che punta al miglioramento radicale della qualità dell’aria attraverso stili di mobilità più sostenibile, ridistribuzione dello spazio urbano in favore delle utenze deboli e conversione dei trasporti all’elettrico. I dati emersi dal monitoraggio hanno evidenziato che continuiamo a usare spesso l’auto, anche nei tratti brevi e soprattutto fuori dai grandi centri abitati. A Napoli, sul totale degli spostamenti, rispetto al 2019, il 39%% del campione dichiara di usare di più l’automobile, mentre chi dichiara di usarla meno è solo il 16%. Nonostante ciò, percorriamo complessivamente meno distanze in automobile rispetto al 2019 (dati Mite sui consumi carburanti). Più a piedi, soprattutto in città: sul totale degli spostamenti, rispetto a 4-5 anni fa, il 44% degli intervistati si muove di più a piedi. Gli spostamenti a piedi sono una opportunità anche per risparmiare sul carburante o sul singolo biglietto dell’autobus, quando il tragitto è breve. Con questa nuova tendenza, acquisisce sempre più rilevanza la “città 15 minuti”, il ridisegno urbanistico che vuol progettare tutti i servizi essenziali - il lavoro, i negozi, l’assistenza sanitaria, l’istruzione, il benessere, la cultura, lo shopping e il divertimento - in prossimità della residenza. Nelle città dense è già, in parte, realtà. L’anello debole della mobilità napoletana resta però il trasporto pubblico locale, usato di meno dal 31% degli intervistati, rispetto al 2019.


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06-10-2022 18:15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA