Infermieri costretti a non fermarsi mai, anche per 12 ore di fila. In qualche caso, come al Cotugno o a Castellammare, devono dividersi tra i reparti e i pazienti sulle barelle nelle ambulanze. Dopo settimane di emergenza chiedono di fermarsi. "Basta con il palleggiamento di responsabilità. La politica svolga il ruolo di indirizzo che la Costituzione le assegna. Ora il rischio è alto", afferma Carbone. L'allarme arriva dal presidente dell'Opi Napoli, l'Ordine degli infermieri partenopeo. "Gli Infermieri - dice ancora Carbone - stanno lavorando in condizioni estreme, con turni massacranti, con Dpi insufficienti e non sempre adeguati e con la grave carenza di organici più volte denunciata. Il numero di Infermieri e Infermieri Pediatrici contagiati ormai è incontrollabile. Poniamo rimedio prima che sia troppo tardi". Se questa è la situazione bisogna intervenire con zone rosse o lockdown per abbassare il livello dei contagi. "Alla luce della situazione epidemiologica, del crescente numero dei contagi, dei dati allarmanti che ci vengono forniti dalle direzioni ospedaliere, dalla mancata osservanza delle prescrizioni da parte dei cittadini, chiedo a nome di tutti gli infermieri e infermieri pediatrici dell'Ordine della provincia di Napoli provvedimenti più restrittivi per la tutela della Salute Pubblica e la salvaguardia della nostra famiglia professionale".