Con i suoi 800 anni di Storia, conservati con fascino intatto, Palazzo Caracciolo si è aperto al mondo perché aveva un sogno da svelare e condividere con la città.
Il sogno di questo appuntamento è stato il mondo di Gianni Versace, maestro memorabile del Made in Italy, concretizzatosi nei pezzi esclusivi della Antonio Caravano PRIVATE COLLECTION che hanno vagato nel Chiostro.
Sotto la direzione della nota gallerista Sabina Albano è stata rivelata per accenni a tutti gli ospiti una collezione, quella di Caravano il più grande collezionista di capi ed oggetti firmati dalla maison, una PREVIEW appunto in attesa di ricordarlo il prossimo anno per il ventennio della sua scomparsa.
Abiti, corpi e volti valorizzati ed impreziositi dalle mani del makeup artist FRANCESCO RIVA hanno preso posto sulle sedute pensate e realizzate da Antonio Iazzetta, scultore e designer affascinato dal vocabolario della moda.
Due le città che si sono incontrate. Napoli e Miami. Miami aveva incontrato, dagli anni '80, l'arte italiana. L'arte di creare nuove icone nella Moda.
Gianni Versace aveva portato con sé il linguaggio dei nostri segni, vestendo con le nostre parole. In Palazzo Caracciolo i segni di Miami sono stati indossati da toraci napoletani.
La moda e l'arte, Gianni Versace ce lo ha insegnato, non hanno senso se non si muovono al giusto ritmo.
Vestire la musica e danzare con essa.
Questo è stato il compito di GIANS, Gianluca Spinetti, producer di musica elettronica e tappeti sonori . Di sonorità rarefatte. Napoli è la sua partenza ma il mondo e lo Spazio sono i suoi palcoscenici. Textures ipnotiche che hanno avvolto come una ragnatela glitterata, che partiva dagli anni '70 costeggiando gli '80 per approdare nel futuro.
Mood ipnotici, dicevamo che ti prendevano e ti lasciavano simultaneamente, guidando e liberando i gesti. Memorie visive come richiami di colori e forme .
Hanno accompagnato in questa avventura le inconfondibili note vulcaniche delle bollicine di CANTINA ASTRONI. Come campane sono le bianche chicche de LA PERLA DEL MEDITERRANEO, sapidi bagliori luccicanti nella notte affiancati dai taralli di LEOPOLDO dal 1940.