“Ringrazio di cuore tutti gli amici, gli esponenti del mondo del giornalismo e della politica che in queste ore hanno avuto un pensiero per me. Ora voglio tornare presto al mio lavoro”. Una pagina da dimenticare quella che ha visto come protagonista involontario Antonio Atte, giornalista di Castellammare aggredito lunedì sera in pieno centro a Roma. Uscito dalla Camera dei deputati intorno alle ore 21, dopo aver finito la sua giornata di lavoro il cronista stabiese dell’Adnkronos e tra gli ispiratori della geniale satira di Stabia 2020, è finito in un incubo senza motivo. Ha provato, infatti, ad aiutare una coppia aggredita da un uomo che indossava una tuta mimetica. Secondo la ricostruzione, apparsa sulle maggiori testate che si sono occupate del caso, Atte è stato aggredito in quanto il picchiatore lo avrebbe accusato di avere chiamato le forze dell’ordine. Gravi le conseguenze per il giornalista.
All'improvviso l'aggressore della coppia gli si è presentato davanti spingendolo e insultandolo, accusandolo di aver chiamato le forze dell'ordine.Colpito ripetutamente al volto, il cronista ha riportato la frattura del setto nasale e la rottura di un dente. Atte ha perso conoscenza per alcuni minuti. “Mi sono ritrovato a terra, in un lago di sangue. Ho vissuto attimi di una violenza inaudita” ha poi raccontato ai colleghi. Il giornalista è tutt’ora ricoverato al Policlinico Gemelli. A lui va la solidarietà della redazione del Corrierino e soprattutto un “in bocca al lupo” perché possa tornare al lavoro in tempi brevi come lui stesso si augura.