E’ arrivato.
Lo storico chitarrista dei Pink Floyd è finalmente in Italia. Comincia il countdown per il concerto più atteso dell’estate: David Gilmour at Pompeii. Come fosse 45 anni fa. Come se la pellicola si riavvolgesse. Come se il tempo si fosse fermato.
Gilmour è arrivato a Roma oggi. Ad annunciarlo è stato proprio il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini con un selfie postato su Twitter: “Un onore ospitarlo di nuovo”.
E, ovviamente, è partito il tam tam.
Sale la febbre Pink Floyd insomma. David Gilmour dopo la tappa capitolina al Rock in Roma, partirà subito per Pompei. Ma non si conosce ancora l’albergo che lo ospiterà. Chissà se lo ritroveremo in qualche gelateria a fare la fila per un gelato come sir Paul McCartney ieri a Capri. Sta di certo che al baronetto dei Beatles, Gilmour deve il suo rapporto privilegiato con gli scavi di Pompei. Fu proprio Paul, infatti, a raccontargli di un suo sogno: “Vorrei suonare negli Scavi di Pompei”. Disse. Non se ne fece nulla. I Beatles non sbarcarono mai all’ombra del vesuvio. I Pink Floyd si, invece. Era l’autunno del 1971.
Quarantacinque anni dopo ne torna solo uno. Forse il più grande di tutti. Mister David Gilmour.
Appuntamento a giovedì 7 luglio. Se avete disponibili trecento euro, naturalmente.