#Prima gli stabiesi: confronto sul tema dell’immigrazione a Castellammare di Stabia Si è tenuto stamane presso il Palazzetto del Mare il convegno riguardo al tema dell’accoglienza degli immigrati organizzato da Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale . La conferenza è stata moderata dall’avvocato Ernesto Sica, coordinatore cittadino FDI-AN. Alla tavola rotonda hanno preso parte: l’On. Marcello Taglialatela, deputato FDI-AN; l’avvocato Gennaro Torrese, presidente ordine degli avvocati di Torre Annunziata; l’avvocato Maria Formisano, presidente della scuola forense; il dottor Leandro Longobardi, dirigente cittadino FDI-AN; la dottoressa Maria Grazia Esposito, coordinatore cittadino GN. Ha partecipato all’incontro anche l’avvocato Antonio Pannullo, sindaco di Castellammare di Stabia. Nel corso della conferenza, ognuno dei relatori ha esposto le proprio opinioni riguardo al problema dell’immigrazione a Castellammare di Stabia. Il moderatore, Ernesto Sica, prima di dare inizio al dibattito, ha voluto sottolineare che il partito FDI-AN non si occupa solo del tema scottante dell’immigrazione, ma ha a cuore tante altre problematiche. Sica si è detto vicino ai problemi delle periferie, tant’è che il dilemma sull’accoglienza dei profughi è nato proprio dalle lamentale sollevate dai quartieri periferici stabiesi, abbandonati al degrado e all’incuria. Nella città delle acque dovrebbero essere accolti 210 immigrati, i quali andrebbero a popolare prevalentemente le zone periferiche delle città, che già oberate da numerose problematiche, non sono in grado di poter dare asilo ai profughi. Secondo l’avvocato Sica 210 immigrati sono troppi per il tessuto sociale ed economico della città, ed è necessario dare prima di tutto importanza alle difficoltà dei cittadini stabiesi. Inoltre si interroga su quale potrebbe essere l’inserimento di tali profughi nella società stabiese. Il giovane avvocato è sensibile al tema dell’immigrazione ma anche determinato a tutelare la sicurezza dei propri concittadini e l’immagine turistica della città delle acque. Bisogna ricordare che i comuni di Capri, Sorrento, Meta si sono rifiutati di dare ospitalità ai rifugiati per tutelare l’immagine turistica dei loro territori. E’ anche vero che Castellammare non gode della stessa fama turistica della penisola sorrentina e dell’isola azzurra, ma è anche vero che ha tutte le carte in regola per poter diventare la punta di diamante del turismo campano. Il sindaco Antonio Pannullo si è detto disposto ad accogliere gli immigrati, distribuendoli uniformemente in tutto il suolo stabiese, in tal modo non andrebbero ad oberare eccessivamente le periferie. L’onorevole Taglialatela è intervenuto esponendo i dati della popolazione carceraria italiana, in cui la maggior parte dei detenuti è di nazionalità straniera. Secondo Taglialatela l’integrazione dei cittadini stranieri all’interno della nostra società è molto difficile, e sono scarsissime le possibilità che non entrino in conflitto con la legge e vadano a popolare le nostre carceri. Il dottor Longobardi, da bravo commercialista ha fornito un bilancio dei costi economici che l’accoglienza dei profughi comporta. Inoltre ha ricordato che la vendita ambulante e illecita di merce contraffatta lungo le strade della città, nuoce gravemente le attività commerciali stabiesi, infliggendo un ulteriore colpo all’economia cittadina. Ma il sindaco sembra più che favorevole a voler accogliere i rifugiati, ricordando che Castellammare è sempre stata una città solidale e continuerà ad esserlo.